Le onde gravitazionali potrebbero aiutarci a localizzare gli esopianeti, ma solo alcuni

Le onde gravitazionali potrebbero aiutarci a localizzare gli esopianeti, ma solo alcuni
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Conosciamo più di 4.000 esopianeti, e gli astronomi stimano che, almeno intorno ad ogni stella della nostra galassia, esista almeno un pianeta. Molti di questi corpi celesti però, non sono ancora stati osservati direttamente.

Secondo uno studio pubblicato l'8 luglio su Nature Astronomy, un grande passo avanti per il censimento di questi pianeti extrasolari potrebbe iniziare nel 2034, con il lancio della missione LISA dell'Agenzia spaziale europea.

LISA, Laser Interferometer Space Antenna, cercherà le onde gravitazionali nello spazio dalla fusione di buchi neri supermassicci, ma potrebbe apparentemente ascoltare le onde gravitazionali di alcuni sistemi di esopianeti.

Le onde gravitazionali infatti, permetterebbero di "osservare" oggetti celesti che i telescopi non potrebbero rilevare. Questo nuovo metodo, potrebbe potenzialmente individuare gli esopianeti non solo attraverso l'intera Via Lattea ma anche nelle galassie vicine.

LISA non sarà però in grado di osservare tutti i pianeti e, nello specifico, sarà in grado di rilevare pianeti extrasolari che sono almeno 50 volte la massa della Terra e che orbitano in un particolare tipo di sistema stellare binario.

Mentre le stelle binarie orbitano l'una intorno all'altra, il loro centro di massa viene "disturbato" dalla gravità di qualsiasi esopianeta che orbita insieme a loro. Ciò significa che non sarà possibile trovare esopianeti che orbitano stelle solitarie e non si potrà neanche stabilire la composizione di questi mondi.