OpenAI: quasi tutti i dipendenti si dimetteranno se Sam Altman non tornerà CEO

OpenAI: quasi tutti i dipendenti si dimetteranno se Sam Altman non tornerà CEO
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Gli ultimi giorni sono stati densi di eventi per il mondo dell'IA. Il 17 novembre, infatti, OpenAI ha licenziato Sam Altman, il suo co-fondatore e CEO. La mossa è stata così improvvisa che ora l'azienda stessa pensa di tornare sui propri passi, anche perché sembra proprio che tanti ingegneri di OpenAI siano pronti a lasciare l'azienda.

Ebbene sì: mentre OpenAI spera di reintegrare Sam Altman, la forza-lavoro dell'azienda è sprofondata nel caos. Stando a quanto riportano Wired, Engadget e la giornalista Kara Swisher (la prima a spiegare i motivi dietro al licenziamento di Sam Altman da parte di OpenAI), ben 505 dei 770 impiegati di OpenAI avrebbero minacciato le dimissioni qualora l'intero board della startup non reintegrasse Sam Altman nel ruolo di CEO e Greg Brockman, l'altro licenziato "illustre", come Presidente della compagnia.

Bloomberg, invece, dà un dato persino più preoccupante: la lettera indirizzata al board di OpenAI, dopo qualche ora di circolazione tra i ranghi dell'azienda, avrebbe raccolto 700 firmatari su 770 lavoratori. Se il Consiglio d'Amministrazione dell'azienda non dovesse rispondere in modo positivo, insomma, il rischio che OpenAI smetta semplicemente di esistere sarebbe estremamente elevato. D'altro canto, gli ex-OpenAI potrebbero lavorare per Microsoft, che sembra decisamente interessata agli ingegneri specializzati nell'IA e che ha già assunto Sam Altman tra i propri ranghi.

Inaspettatamente, la lettera ha, tra i suoi firmatari, anche Mira Murati, ex-CEO ad interim di OpenAI e Chief Technical Officer della compagnia, brevemente scelta dal board come sostituta temporanea di Altman. Al momento, Murati è già stata sostituita dall'ex-CEO di Twitch, Emmett Shear. Dopo la sua "defenestrazione", la ricercatrice ha scritto su X che "OpenAI non è niente senza i suoi lavoratori".

Intanto, sembra proprio che OpenAI stia corteggiando Sam Altman. In un memo opportunamente finito nelle mani della stampa, il COO della compagnia Brad Lightcap ha minimizzato sulle ostilità tra Sam Altman e il board della compagnia, riducendole a dei semplici "malintesi nelle comunicazioni". È però difficile che l'ex-CEO della startup torni al suo timone dopo essere stato "buttato fuori" così repentinamente. Il tutto, ovviamente, ammesso che i dirigenti che lo hanno cacciato non decidano a loro volta di dimettersi in massa.