OpenSea promette un trading di NFT più sicuro: è guerra agli exploit
OpenSea è uno dei marketplace di NFT più famosi al mondo, ma negli ultimi tempi è stato vittima di un calo di fiducia generalizzato da parte degli utenti a causa di un grave exploit che permetteva la vendita di NFT ad un prezzo irrisorio, pari ad una frazione del loro valore di mercato, causando enormi perdite per diversi trader.
Per esempio, un paio di settimane fa, a fine gennaio, una "scimmia" di Bored Ape Yacht Club del valore di 192.000 Dollari è stata venduta a 2.000 Dollari proprio sfruttando questo exploit. Dopo l'eco mediatica della faccenda, OpenSea ha deciso di correre ai ripari, introducendo un sistema con cui gli utenti potranno appellarsi contro le vendite dei propri token, qualora queste siano state portate a termine utilizzano hack o exploit di vario genere.
L'annuncio è arrivato nella giornata di giovedì da parte del CEO di OpenSea Devin Finzer, che ha spiegato che ciò porterà alla "scadenza dei listing inattivi e più antiquati" dalla piattaforma, in modo da evitare qualsiasi bug o exploit che ne faccia uso. Il bug di OpenSea riguardava infatti il funzionamento del portale insieme alla blockchain Ethereum, che utilizzava un sistema di listing "locale" degli NFT per risparmiare i costi delle gas fees sulla blockchain Ethereum, ma che poi si è ritorto contro al portale stesso.
Infatti, i listing "locali" dei token rimanevano nella memoria di OpenSea per mesi, o anni, mentre gli NFT guadagnavano di valore: sfruttando un bug della piattaforma, alcuni malintenzionati sono riusciti ad accaparrarsi token dal valore decisamente alto a prezzi molto più bassi di quello di mercato, risalenti magari a mesi prima del momento dell'acquisto, senza che i venditori potessero in alcun modo fermare la transazione.
Il nuovo sistema, dunque, permetterà agli utenti di cancellare i vecchi listing degli NFT che stanno vendendo, ma per farlo richiederà comunque loro il pagamento di alcune gas fees, per quanto minime. Al contempo, il portale è stato aggiornato per risolvere il bug che generava l'exploit utilizzato per abbassare "artificialmente" i prezzi dei token, in modo da introdurre un doppio sistema di sicurezza su ciascuna compravendita.
Intanto, comunque, OpenSea rimane la comunità NFT più grande al mondo, nonostante le recenti accuse di plagio per Phunky Ape e le critiche alla funzione di lazy minting introdotta proprio da OpenSea.
FONTE: The Verge
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