Opportunity continua il suo viaggio su Marte verso la Perseverance Valley
Il rover chiamato Opportunity della NASA ha raggiunto la sua destinazione del suo piano di due anni, nella Perseverance Valley di Marte. La sua ultima esplorazione è stata Cape Tribulation, il segmento del bordo di un cratere analizzato fino al 2014.
La Perseverance Valley è una vasta pendenza interna del bordo di un altro cratere, Endeavour Crater, che si suppone sia stata scavata dall'attività di un agente atmosferico miliardi di anni fa. La lunghezza della vallata è pari a due campi da football americani e tutto il cratere ha un diametro di circa 22 Km.
"Il team scientifico è veramente eccitato nel vedere quest'area da così vicino (grazie alle foto in alta definizione di Opportunity n.d.r.) e nel cercare indizi che ci aiutino a capire quale sia l'ipotesi esatta sulla formazione della valle", ha dichiarato Matt Golombek della NASA, membro del progetto Opportunity.
Le ipotesi sulla formazione della Perseverance Valley sono diverse: acqua che scorre, un flusso di detriti misto ad acqua, fango e roccia, oppure erosione del vento. La missione serve ad asserire quale sia la teoria che sia supportata maggiormente dalle prove presenti sul posto. L'obiettivo è far scattare ad Opportunity foto da due diversi punti del bordo del cratere, che forma una cunetta sulla cresta del cratere stesso proprio in corrispondenza della parte più alta della vallata. In questo modo è possibile analizzare il terreno in 3D.
Il viaggio di Opportunity è iniziato nel 2004, poco dopo il suo gemello Spirit: i due rover fanno parte della missione denominata Mars Exploration Rover. Entrambi sono stati inviati per effettuare ricerche geologiche sul suolo marziano. Opportunity fu il primo che diede le prime forti prove di presenza di acqua su Marte (2004) in epoche passate, grazie alla scoperta di alcune rocce particolari. Il suo viaggio doveva durare solamente 3 mesi, ma finì per esplorare tutti i siti vicino alla parte ovest del cratere Endeavour.
Nel 2010 il team del rover Spirit perse ogni contatto con il proprio droide, dopo che in precedenza ebbe problemi con una ruota bloccata e la perdita di comunicazione per qualche giorno a causa della memoria flash. Opportunity ebbe più fortuna e continuò il suo viaggio fino alla nuova missione su Perseverance Valley, che dovrebbe durare altri due anni.
Fino ad oggi Opportunity ha viaggiato per ben 44,7 Km.
Nella foto è possibile vedere parte del viaggio di Opportunity da Cape Tribulation fino alla nuova meta Perseverance Valley, poco sopra la Cape Byron.
Per saperne di più sulle ipotesi della presenza di acqua su Marte, vi rimandiamo ad una news in cui vengono spiegate le striature bianche rilevate alla frequenza dell'infrarosso, e un'altra che analizza gli effetti che l'acqua stessa avrebbe avuto sulla superficie marziana.
FONTE: Phys.org
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Unisciti all'orda: la chat telegramper parlare di videogiochi
Altri contenuti per Spazio
- Ecco come usare la luna per farla diventare un acceleratore di particelle gigante
- Il Giappone tenterà di risvegliare il lander caduto sulla Luna
- In arrivo la cometa "Diavolo": cosa è e quando riusciremo a vederla?
- Durante l'eclissi di Sole sarà forse possibile osservare 'torri di fuoco'
- I prossimi farmaci per l'uomo saranno fatti nello spazio, ecco il motivo
Spazio
Contenuti più Letti
- Apple lancia un aggiornamento totalmente inaspettato: iOS 17.4.1 versione 2 disponibile
- Devo cambiare decoder per vedere il nuovo digitale terrestre?
- Amazon ESAGERA sullo smartphone Blackview Shark8: ecco il coupon sconto 50%
- MediaWorld sconta di 1400 euro un PC gaming MSI TOP con GPU RTX 4080
- Il re è morto: GPT4 è stato superato da Claude 3: volete sapere come?
- 3 commentiQuesta illusione ottica nasconde un'animale e pochi riescono a trovarlo
- Governo senza scrupoli? Costruita un'autostrada intorno ad una casa
- 1 commentiScoperti insetti giganti 'mangiatori di dita' che infestano queste acque
- Addio a Daniel Kahneman, morto "lo psicologo più influente al mondo"
- Scioglimento dei ghiacciai: il bizzarro effetto che sta sorprendendo gli scienziati