E se gli organismi unicellulari potessero "riflettere" per risolvere situazioni di stress?

E se gli organismi unicellulari potessero 'riflettere' per risolvere situazioni di stress?
INFORMAZIONI SCHEDA
di

E’ stato scoperto come dei piccoli organismi unicellulari, se sottoposti a situazioni di stress prolungato, riescano ad attuare delle scelte di tipo gerarchico nonostante non abbiano un sistema nervoso centrale.

Quando ci si trova di fronte ad un problema complesso, di non immediata risoluzione, attraverso vari tentativi e fallimenti, alla fine, il problema lo risolviamo. Abbiamo quindi esercitato una o più scelte per giungere, alla fine, ad una soluzione. La questione, però, è molto diversa quando ad applicarsi, per risolvere un problema, è un piccolissimo organismo unicellulare, senza sistema nervoso o un cervello. Può quindi un organismo cellulare che si trova davanti ad un problema, una fonte di stress per lui, un potenziale pericolo alla sua sopravvivenza, tentare varie soluzioni gerarchiche per risolvere un problema?

Questa è la domanda alla quale lo studio pubblicato su Current Biology, dall’Università di Harvard, ha cercato di rispondere. La ricerca ha visto come protagonista una specie ciliata chiamata Stentor roeselii. Questo protozoo è stato messo in coltura e una telecamera ha registrato il suo comportamento quando delle piccole sfere di polistirolo, contenenti azoturo di sodio, sono state inserite nel suo ambiente di coltura. L’azoturo di sodio a temperatura ambiente è solido, quindi la soluzione è stata scaldata per far sì che la sostanza si diffondesse nell’ambiente del piccolo organismo unicellulare.

Comunque sia, questa sostanza è altamente tossica per la cellula che, non appena ha avvertito la presenza del composto, ha iniziato ad attivare delle strategie di difesa. La telecamera ha registrato tutte le tattiche della cellula che ha prima cercato di evitare di entrare in contatto con la sostanza tossica, quindi di respingerla e, infine, capendo che non ci sarebbe riuscita, si è data alla fuga. Nello studio si dice che non tutte le cellule hanno eseguito la sequenza ma molte sì, facendo capire agli scienziati che forse anche gli organismi unicellulari possiedono una certa gerarchia comportamentale.