Organizzò attacco DDoS contro ospedale pediatrico, 10 anni di carcere

Organizzò attacco DDoS contro ospedale pediatrico, 10 anni di carcere
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Un uomo di trentaquattro anni del Massachusetts aveva organizzato un attacco DDoS contro un ospedale pediatrico, creando ingenti danni ai sistemi informatici della struttura, oltre che disguidi che potevano mettere a rischio la salute dei bambini in cura. Ora l'uomo è stato condannato a dieci anni di carcere.

Dieci anni di carcere e l'obbligo di pagare 443.000$ in risarcimento dei danni causati. L'hacker aveva creato una legione di oltre 40.000 router infetti, sferrando ai sistemi informatici del Boston Children's Hospital un brutale attacco DDoS.

Un gesto stupido, dietro cui si nascondeva, tuttavia, una causa politica precisa. La stessa struttura era costata la separazione di una ragazzina dalla sua famiglia, per colpa di una diagnosi rivelatasi errata. Così l'attacco doveva essere una sorta di spedizione punitiva, all'interno di una più vasta operazione collettiva nota come #OpJustina.

L'uomo aveva cercato di sfuggire all'arresto noleggiando una barca con l'obiettivo di navigare fino a Cuba. Una fuga piuttosto goffa, contando che la nave finì alla deriva e fu salvata da una crociera della Disney. Arrestato nel 2016, l'hacker protestò entrando in sciopero della fame.

La moglie dell'uomo ha detto alla stampa di essere scioccata dalla durezza della pena, molto superiore a quella normalmente comminata per reati del genere e ingiusta se confrontata con l'impunità dei medici dell'ospedale che avevano costretto una ragazza a separarsi dai genitori.