Oscurare il Sole per combattere il cambiamento climatico? Realtà oltre la fantascienza

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Il cambiamento climatico è un dato di fatto, così come il connesso riscaldamento globale, per questo motivo scienziati, organizzazioni ed esperti di tutto il mondo sono alla ricerca, senza sosta, di una soluzione al problema. Una di queste, magari un po' estrema (e costosa), potrebbe essere quella di bloccare i raggi del Sole. Fantascienza?

Innanzitutto dobbiamo partire dal presupposto che un tale progetto, eventualmente, sarebbe un'impresa epocale, su scala globale come mai visto prima. Ci vorrebbero, infatti, almeno 400 lanci di razzi dedicati all'anno, e per almeno una decade. Inoltre, sarebbe un vero e proprio "esperimento ecologico" che metterebbe tutti, l'intero pianeta, in una capsula di Petri ad alto rischio, soprattutto se qualcosa dovesse andare storto.

Consci, quindi, dei rischi/benefici di una tale impresa, alcuni ricercatori lussemburghesi hanno esposto le loro ipotesi di progetto in un interessante studio, che vedrà presto la pubblicazione sulle pagine di Acta Astronautica.

Gli esperti Olivia Borgue ed Andreas Hein, mettendo in campo le più avveniristiche tecnologie in campo ingegneristico, hanno descritto alcune delle scienze dei materiali necessarie per rendere, una tale impresa epocale, realtà. Sottolineando come, la versione più realistica possibile, non sarebbe un "parasole enorme o un mega-ombrello", ma centinaia di piccoli elementi disposti come in uno sciame.

Ovviamente, uno dei fattori più limitanti per la riuscita di un tale progetto, sarebbe la sua massa, la sua enorme mole di componenti con relativi costi di messa in orbita. Per questo motivo, gli autori hanno proposto un materiale ultraleggero, fatto di un sottile film e nanotubi di biossido di silicio, con una "superficie rifrangente trasparente" per reindirizzare la luce solare.

Inoltre, dato che la struttura avrebbe la forma di una vela, un altro problema da evitare sarebbe quello che venga spinta fuori posizione (magari nello spazio profondo) dalla pressione della radiazione solare. Per risolvere questo inconveniente, è stato quindi proposto un design capace di ridurre al minimo tale pressione, reindirizzando la luce solare piuttosto che bloccandola.

Infine, gli autori hanno suggerito di posizionare "Lo sciame" nel punto di Lagrange L1, sulla linea tra la Terra ed il Sole, così da permettere di bloccare tra il 2 ed il 4 percento della luce solare che, sempre secondo Borgue ed Hein, basterebbe a riportare le temperature della Terra ai livelli preindustriali.

Voi cosa ne pensate di un'opera ingegneristica di tali proporzioni? Potrebbero esserci conseguenze negative inaspettate?

A proposito di vele solari, recentemente è stato proposto un nuovo metodo di volo spaziale, che prende in esame diverse tecnologie futuristiche, proprio come la missione Lightsail 2 appena terminata.

Crediti immagine: NASA

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