Il lato oscuro di Isaac Newton, un genio appassionato di alchimia

Il lato oscuro di Isaac Newton, un genio appassionato di alchimia
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Il 25 dicembre di molto tempo fa nacque un bambino destinato a cambiare per sempre il punto di vista dell'umanità che, grazie alle sue imprese e alle sue conclusioni, cambiò definitivamente la vita degli esseri umani. Stiamo ovviamente parlando di Sir Isaac Newton, uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi.

La storia di Newton è tutt'altro che convenzionale, poiché negli anni la sua "sete di conoscenza" fu talmente tanta da sperimentare in molte branche della scienza... e in quella che oggi chiameremmo pseudoscienza. Il genio nel 1661 fu ammesso al Trinity College di Cambridge. Qui, divorando gli scritti di Aristotele, Euclide, Cartesio e Keplero, iniziò a sviluppare nuove teorie.

Un paio di mesi dopo la laurea, il paese fu colpito dalla peste e Isaac Newton si rinchiuse nella sua casa di famiglia per due anni. In tutto questo tempo il matematico non rimase con le mani in mano e, tra le tante cose, costruì il primo telescopio a riflessione funzionante conosciuto.

Non solo: durante questo periodo Newton si infilava aghi grandi e smussati dietro i suoi bulbi oculari solo per vedere cosa sarebbe successo, sviluppò una teoria "corpuscolare" della luce che oggi chiameremmo "pseudoscienza" e, tra le tante altre cose, organizzò un esperimento per esporre i suoi occhi a un'esplosione di luce solare diretta quanto più intensa possibile. Il risultato? Tre giorni di cecità.

L'uomo era anche molto vendicativo. Tra i suoi tanti litigi, infatti, famosissima è la lite con il collega Robert Hooke, che si dice sia la ragione per cui ora non abbiamo nessuna idea dell'aspetto di Hooke. Newton era anche un grande fan dell'alchimia e segretamente lavorava per cercare di trasformare i metalli in oro.

Insomma, sicuramente un uomo che non si annoiava mai.