Ossa di 100 neonati ritrovate in fogne di epoca romana raccontano una triste storia

Ossa di 100 neonati ritrovate in fogne di epoca romana raccontano una triste storia
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Durante i lavori, alle volte si trovano ossa di mammut, altre volte le ossa di quasi 100 neonati maschi in delle fogne di epoca romana. Questo è quanto successo mentre gli archeologi stavano scavando in un antico stabilimento balneare ad Ashkelon, in Israele, costruito nel IV secolo d.C. e utilizzato fino al VI secolo dopo Cristo.

La sepoltura all'interno di questo luogo era insolita per l'epoca e la zona, visto che nelle vicinanze si trovava un cimitero dove gli infanti venivano sepolti. "La presenza dei bambini nelle fogne ha quindi destato il sospetto che potessero essere vittime di infanticidio", ha scritto il team nel loro articolo, "o di qualche disastro di massa che aveva causato un'interruzione delle normali pratiche di sepoltura."

Gli esperti, esaminando i resti, hanno trovato macchie di ossido di ferro su molti dei loro denti che non erano presenti sulle ossa e le hanno analizzate usando la spettrografia di massa. "L'infanticidio sembrerebbe essere la spiegazione più probabile per lo smaltimento dei soli neonati nella fogna", ha scritto il team "ampiamente praticato nelle società ellenistiche e della prima età romana", usato come un modo macabro per limitare le dimensioni della famiglia.

Il team ha avanzato anche un'altra spiegazione: lo stabilimento balneare era forse una "casa di tolleranza" (ovvero un luogo di piacere dove c'erano delle prostitute), e i resti dei neonati il risultato di nascite indesiderate. "Lo stabilimento balneare era situato in quella che era probabilmente una parte ben consolidata del quartiere 'a luci rosse' dell'Ashkelon romana" scrivono gli archeologi. "La presenza di vittime sia maschili che femminili nella grondaia sotto lo stabilimento balneare solleva la possibilità che questi bambini possano essere stati la progenie indesiderata di cortigiane che prestavano servizio."

Questa possibilità, però, è stata messa in discussione dallo storico John M. Riddle della North Carolina State University, che ha notato che all'epoca erano già usati metodi contraccettivi. Il motivo di questo infanticidio, insomma, non è stato ancora risolto del tutto.