Osservata per la prima volta la luce proveniente dal "lato non visibile" di un buco nero

Osservata per la prima volta la luce proveniente dal 'lato non visibile' di un buco nero
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I buchi neri sono gli oggetti celesti più complessi e distruttivi che si possono trovare nel nostro Universo. La loro gravità è così potente da permettergli di inghiottire qualsiasi cosa, ma a volte è possibile osservare ciò che succede poco lontano dal loro "lato nascosto" sfruttando l'incredibile deformazione dello spazio.

In queste zone l'interazione gravitazionale è così potente da curvare lo spazio stesso, non permettendo nemmeno alla luce di fuggire. Tuttavia, mentre la luce non può sfuggire al "risucchio" di un buco nero, è possibile che diverse emissioni elettromagnetiche vengano espulse nella zona limitrofa (soprattutto dai poli del corpo nero), consentendo quella che gli astronomi chiamano "echeggio" della luce di un buco nero. Per la prima volta, è stato osservato questo raro e importante fenomeno.

Come gli scienziati ipotizzavano, questo evento è osservabile dal "lato nascosto" del buco nero, ovvero quello che è esattamente opposto rispetto al nostro punto di vista. L’oggetto celeste di circa 10 milioni di masse solari, protagonista della sensazionale scoperta, è situato nella galassia a spirale I Zwicky 1, a 800 milioni di anni luce dalla Terra.

L’osservazione è stata effettuata dai telescopi spaziali XMM-Newton dell'ESA e il NuStar della NASA: grazie a questi osservatori specializzati, è stato possibile intercettare dei bagliori in raggi-X molto estremi provenire dal buco nero. In particolare, il team non si è limitato ad osservare questa fonte elettromagnetica, ma ha anche captato come essa "rimbalza" sui gas contorti e deformati nel "didietro" del buco nero (l'immagine in calca alla news potrà aiutarvi a capire meglio).

Osservando il viaggio della luce intorno al retro del cuore di tenebra cosmico, i ricercatori sperano di capire di più su quello che succede quando si è così vicini a certi vortici gravitazionali. A seguito di questo studio innovativo, la squadra di ricerca mira a creare una mappa 3D dei dintorni del buco nero, con una precisione senza pari.

Rimanendo in tema, vi siete mai chiesti cosa succederebbe se creassimo un buco nero in laboratorio?

Osservata per la prima volta la luce proveniente dal 'lato non visibile' di un buco nero