Osservata sul Sole un nuovo tipo di attività magnetica mai vista prima

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La superficie del nostro Sole non è mai ferma. Su questa gigantesca palla di fuoco un flusso continuo di plasma super-caldo crea continui campi magnetici che possono torcersi e aggrovigliarsi l'uno con l'altro. Mentre la stella ruota, questi campi magnetici si spezzano e si uniscono, creando diversi eventi.

Questo fenomeno, chiamato riconnessione magnetica, è stato visto molte volte sul Sole e persino intorno al nostro pianeta. Tuttavia, sono sempre state osservate delle riconnessioni spontanee, almeno fino ad oggi. Per la prima volta in assoluto, infatti, gli astronomi del Solar Dynamics Observatory della NASA hanno osservato un'esplosione magnetica sul Sole che è stata innescata da un'eruzione vicina. Si tratta, quindi, di una riconnessione forzata piuttosto che spontanea.

Come ben sappiamo, la superficie della nostra stella è molto calda. Tuttavia, la sua atmosfera è 300 volte più bollente. Nella parte più esterna, conosciuta come corona, si ritiene che la riconnessione magnetica svolga un ruolo importante nella produzione di calore in eccesso, e questo evento osservato aiuterà a comprendere ancora di più il fenomeno.

La riconnessione forzata fu ipotizzata per la prima volta 15 anni fa e ora conosciamo finalmente alcune delle circostanze necessarie affinché si verifichi. Il fenomeno, infatti, non solo può riscaldare la materia solare, ma lo fa in modo molto più controllato, rapido e superiore rispetto alla riconnessione spontanea.

"Questa scoperta potrebbe essere molto utile per comprendere altri sistemi. Ad esempio, le magnetosfere terrestri e planetarie, altre fonti di plasma magnetizzato, inclusi esperimenti su scala di laboratorio in cui il plasma è altamente diffusivo e molto difficile da controllare", afferma Abhishek Srivastava dell'Indian Institutes of Technology.

Questi dati, combinati con quelli ottenuti dal Parker Solar Probe, ci consentiranno di ottenere un quadro ancor più completo della nostra stella.