Osservati sei buchi neri supermassicci distanti 10 miliardi di anni luce

Osservati sei buchi neri supermassicci distanti 10 miliardi di anni luce
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I buchi neri supermassicci, ruotando, generano degli enormi dischi di gas e polvere riscaldati a centinaia di milioni di gradi che brillano alla luce dei raggi X.

Grazie ai dati dell'Osservatorio Chandra della NASA, gli astronomi hanno utilizzato una nuova tecnica per misurare la rotazione di sei buchi neri supermassicci.

Utilizzando un fenomeno naturale chiamato lente gravitazionale e un altro fenomeno chiamato "microlensing", gli astronomi sono riusciti ad osservare al meglio questi colossali oggetti cosmici. Un oggetto massiccio infatti, come una grande galassia (in questo caso la galassia Zw 2237 +030), può ingrandire la luce di un oggetto distante.

Così gli astronomi sono riusciti a studiare sei quasar, ciascuno costituito da un buco nero supermassiccio. Uno di questi colossi cosmici, chiamato Einstein Cross, sta attualmente girando ad una velocità di circa il 70% di quella della luce. Gli altri quattro buchi neri invece, stanno ruotando a circa la metà dell'Einstein Cross (del sesto buco nero non si è potuta determinare la velocità di spinning).

Questi quasar si trovano a una distanza da 8.8 miliardi a 10.9 miliardi di anni luce dalla Terra, la massa di questi buchi neri va da 160 a 500 milioni di volte quella del Sole. Le osservazioni effettuate, sono state le più lunghe mai realizzate con Chandra attraverso l'effetto di lente gravitazionale.