Osservato un sistema stellare triplo mentre "fa a pezzi" il suo disco circumstellare
Dopo aver studiato 11 anni GW Orionis, un giovane sistema stellare triplo a 1.300 anni luce di distanza con un disco circumstellare, un team di scienziati ha trovato la prima prova diretta che dei gruppi di stelle possono effettivamente fare a pezzi i loro dischi.
"Ci sono stati una serie di studi teorici sugli effetti di lacerazione del disco, ma questa è la prima prova diretta dell'effetto che si verifica in un disco di formazione del pianeta", afferma il coautore dello studio Alison Young delle Università di Exeter e Leicester in Inghilterra. "Ciò dimostra che è possibile che tali dischi vengano deformati e rotti e aumenta la possibilità che i pianeti si possano formare su orbite molto inclinate attorno a più sistemi stellari".
Per intenderci, questi dischi hanno una struttura a forma di anello e sono costituiti da polveri, gas, asteroidi o frammenti di collisioni di piccoli oggetti in orbita attorno a una o più stelle. Attorno agli astri più giovani, i dischi circumstellari sono la riserva di materiale da cui nascono i pianeti. L'anello deformato, che si trova nella parte interna del disco del sistema GW Orionis, contiene 30 masse terrestri di polvere. Ciò significa che il disco contiene materiale sufficiente per la formazione di pianeti.
"È il miglior meccanismo per formare pianeti su orbite così estreme", afferma a Space.com l'autore principale dello studio Stefan Kraus, professore di astrofisica presso l'Università di Exeter nel Regno Unito. "Dal punto di vista del rilevamento dei pianeti, non abbiamo ancora un modo per rilevare questi pianeti."
Lo studio conferma ciò che gli scienziati sospettano da anni: che i sistemi multi-stellari possono rompere i propri dischi, lasciando anelli inclinati e disallineati attorno alle sue stelle. "È emozionante vedere le previsioni matematiche verificate nelle osservazioni in modo così chiaro. Trovo l'immagine particolarmente sorprendente perché possiamo davvero vedere che il disco è una struttura tridimensionale con una superficie ricoperta di dossi e ombre", afferma infine Young. "Stiamo esaminando quello che potrebbe eventualmente diventare un tipo insolito di sistema planetario nel processo di formazione".
FONTE: space
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