Ottenuta una nuova mappa 3D del campo magnetico della Via Lattea
Un nuovo studio condotto da ANU ha creato una mappa 3D del campo magnetico di una piccola porzione della Via Lattea, aprendo la strada a future scoperte che miglioreranno la nostra comprensione dell'origine e dell'evoluzione dell'Universo. La ricerca è da poco stata pubblicata su The Astrophysical Journal.
Il ricercatore capo Aris Tritsis della ANU Research School of Astronomy and Astrophysics (RSAA) ha specificato che questo è stato il primo studio a misurare tomograficamente la forza del campo magnetico della nostra galassia.
"Il nostro lavoro spiana la strada a future scoperte sull'evoluzione della Via Lattea, sulla formazione di stelle e pianeti e sulle prime fasi del nostro Universo", ha detto il dott. Tritsis, in collaborazione anche con il professore associato Vasiliki Pavlidou da l'Università di Creta.
Conclusioni? in breve il campo magnetico e la polvere cosmica della galassia agiscono come un velo che oscura le radiazioni dai primi stadi del nostro Universo - radiazione nota come "cosmica di fondo" - velo che ha impedito per anni agli scienziati di testare modelli cosmologici legati all'evoluzione dell'Universo.
"Ora abbiamo i mezzi per mappare la forza del campo magnetico in tutte le regioni della nostra galassia, permettendoci di capire meglio l'evoluzione dell'Universo", ha detto la dott.ssa Tritsis."Il presente lavoro è la prova che un simile studio ambizioso è fattibile, il nostro prossimo passo è creare la prima mappa 3D completa del campo magnetico della galassia e studiare tutti gli altri processi astrofisici che dipendono da esso", prosegue.
"La maggior parte dei modelli che prevedono la forza del campo magnetico della nostra galassia per ogni posizione e distanza dal Sole si basano su osservazioni che non possono sondare il campo magnetico in tre dimensioni", ha affermato.
Il professore associato Pavlidou ha detto che lo studio è stato un passo importante nella comprensione di come i raggi cosmici ad altissima energia viaggiano attraverso la nostra galassia.
I raggi cosmici sono particelle molto energetiche, alcune con energie molto più alte di quelle che possono raggiungere gli acceleratori artificiali.
"Comprendendo la struttura e la forza del campo magnetico possiamo aumentare le nostre possibilità di trovare le posizioni delle fonti di queste particelle estremamente energetiche e possiamo sondare la nuova fisica a energie estreme",conclude il professore.
FONTE: phys
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