I paesi più felici del mondo hanno un "lato oscuro": ecco quale

I paesi più felici del mondo hanno un 'lato oscuro': ecco quale
di

Non è raro vedere, girovagando sui social, delle classifiche dei "Paesi più felici del mondo". Senza alcun dubbio in questi luoghi si vivrà bene, ma come sempre non è tutto oro quello che luccica. Così, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha esaminato il "lato oscuro" di questi posti.

Paradossalmente, nei paesi che sono i più alti in termini di felicità nazionale, le persone hanno maggiori probabilità di sperimentare uno scarso benessere a causa della pressione sociale di questa "felicità". Vivere in paesi dove la felicità è alta è sicuramente un bene, ma molti - appunto perché gli standard di questa felicità sono a massimi storici - potrebbero sperimentare gli effetti opposti.

Per diversi anni gli esperti hanno studiato la pressione sociale che le persone possono provare in un contesto simile. Più le persone sperimentano una pressione derivante dalla "felicità", più possibilità c'è di iniziare a sperimentare la depressione (che secondo un altro studio non viene trattata come dovrebbe nei paesi del mondo).

Nel documento sono state intervistate 7.443 persone provenienti da 40 paesi sul loro benessere emotivo e i risultati sono stati confrontati dai dati raccolti dal World Happiness Index, indice che si basa sulle valutazioni soggettive della felicità di campioni su larga scala. È stato scoperto che la felicità generale di una nazione, e quindi la pressione sociale sugli individui per essere felici, potrebbe influenzare il benessere di questi individui.

Questa relazione è stata più forte nei paesi che si sono classificati più in alto nell'indice di felicità mondiale (in paesi come la Danimarca ad esempio). In questi luoghi, infatti, la pressione sociale che alcune persone sentivano per essere felici era particolarmente predittiva di cattiva salute mentale. Ovviamente la ricerca non mette in dubbio la felicità di quella nazione, ma semplicemente sottolinea che i soggetti che non "si sentono felici" subiscono il peso di tutta quella felicità che si ritrovano attorno.

Quindi, oltre a puntare sulla felicità, non è meglio ripensare a come misurare il benessere nazionale così da non escludere nessuno? A proposito, ecco secondo la scienza quanti soldi servono per essere felici.