PagoPa, l'Antitrust al Governo: "non sia l'unico modo per i pagamenti alla PA"

PagoPa, l'Antitrust al Governo: 'non sia l'unico modo per i pagamenti alla PA'
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito, ha interpellato il Governo in merito all’esclusività d’utilizzo di PagoPa come metodo per effettuare i pagamenti alle pubbliche amministrazioni.

Nel bollettino dell’AGCM, infatti, viene osservato che i commissari hanno posto all’attenzione del Governo che modifiche, deroghe e proroghe non hanno fatto altro che creare incertezza e condotto alcune amministrazioni a “restringere le modalità ammesse per i versamenti”.

Nella fattispecie, l’Autorità ha rilevato che “nonostante il Codice dell’Amministrazione Digitale preveda un obbligo generalizzato di utilizzo esclusivo della piattaforma PagoPA, le relative Linee Guida precisano che si possano affiancare anche altri metodi di pagamento, tra cui la domiciliazione bancaria (Sepa Direct Debit o SDD)”.

Sostanzialmente, quindi, il Governo viene invitato ad incentivare anche ulteriori metodi di pagamenti come contanti, delega unica F24 e la domiciliazione bancaria per il pagamento alla Pubblica Amministrazione.

L’AGCM osserva anche che nel Decreto Rilancio viene previsto che “gli enti territoriali possano addirittura “premiare” i cittadini che per i pagamenti s’avvalgano della domiciliazione bancaria, applicando una riduzione fino al 20% dell’aliquota. Inoltre, ci sono state deroghe e proroghe relative al giorno di decorrenza dell’obbligo, che è stato dapprima prorogato al 30 giugno 2020 e poi al 28 febbraio 2021”.

Secondo l’Autorità, questo quadro ha creato grande incertezza nelle PA, al punto che alcune hanno ristretto al solo sistema PagoPa le modalità ammesse per i pagamenti anche per la TARI.