Parlare con gli alieni? Serviranno comunicazioni quantistiche
Lo spazio non è infinito, ma è comunque enorme. Miriadi di galassie ospitano miriadi di stelle, che a loro volta consentono a una miriade di pianeti di orbitare intorno. E su alcuni di questi pianeti, potrebbero nascondersi altre forme di vita intelligenti, i cosiddetti extraterrestri o alieni, un must per i film di fantascienza.
Ma come comunicare con loro a grandi distanze? Le comunicazioni quantistiche potrebbero essere il modo migliore per inviare messaggi da un sistema stellare all'altro. Gli scienziati che hanno provato a calcolare la possibilità di questo telefono interstellare hanno suggerito di provare a cercare comunicazioni simili, per capire se altre specie fuori la Terra lo stanno già utilizzando. Tuttavia, non ci sono modi di sapere se ci sarà la possibilità di comunicare a una velocità maggiore di quella della luce.
Infatti le comunicazioni quantistiche utilizzano le qualità quantistiche della luce per trasmettere messaggi. Questo genere di tecnologia è utile per l'ammontare di informazioni che può essere trasmessa in maniera efficiente e senza la necessità di trasmettitori ad altissima potenza. Inoltre la sua sicurezza permetterebbe ad eventuali civiltà nemiche di non origliare. Sarebbe quindi un buon metodo - in un futuro molto lontano - per comunicare con colonie e altri sistemi stellari.
Finora la comunicazione quantistica è stata dimostrata sull'ordine delle centinaia di chilometri o anche in una comunicazione tra Terra e satellite, quindi scale ancora ridotte che non permettono una comunicazione interplanetaria, ma secondo i professori Arjun Berera e Jaime Calderon-Figeruoa dell'Università di Edinburgo, ci sarà la possibilità un giorno di comunicare con Marte in tempo reale o, perché no, con altri sistemi stellari. L'ostacolo principale è l'ingegneria alla base, non tanto la legge fisica.
Infatti, nello spazio i campi gravitazionali o le nubi di gas interstellare provocano una decoerenza nei fotoni che trasportano il messaggio, mentre è necessaria la coerenza quantistica per avere un metodo di trasmissione efficace. I due professori hanno suggerito di superare questa sfida usando la parte dello spettro che si basa sui raggi X. Ovviamente poi ci sarà la difficoltà di capire quali messaggi arrivano da fonti naturali e quali da quelle tecnologiche di altre civiltà: "Ci sarà un grande ammontare di ipotesi e di trial and error per capire il segnale della comunicazione quantistica che è stato ricevuto, ma ciononostante si può essere quantomeno coscienti dell'apparizione di un segnale da una fonte intelligente.
Sicuramente la quantistica cambierà l'umanità, ma intanto sta già cambiando come vediamo l'universo.
FONTE: IFL Science
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