Parler licenzia il CEO John Matze, cambia la strategia del social di estrema destra?

Parler licenzia il CEO John Matze, cambia la strategia del social di estrema destra?
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Il consiglio d'amministrazione di Parler ha licenziato il co-fondatore ed ormai ex CEO John Matze. La notizia, inizialmente riportata da Fox News ed il Wall Street Journal, è stata confermata dallo stesso Matze a Reuters attraverso un messaggio. Anche la sua pagina ufficiale LinkedIn è stata aggiornata.

A pesare sulla decisione presa dal consiglio d'amministrazione presieduto da Rebakah Mercer è stata la sua visione di Parler e "l'eccessiva fiducia nella libertà di parola", che a seguito degli assalti di Capitol Hill ha costretto Amazon a mettere offline il social in quanto voleva le linee guida degli Amazon Web Services e rappresentava "un rischio per la sicurezza nazionale" a causa dei post che incitavano alla violenza.

Matze infatti ha sempre adottato un approccio alla moderazione morbido, ed è innegabile che questa strategia societaria abbia influito in maniera importante sulla decisione. A ciò si aggiungono anche i problemi con la privacy: un gruppo di hacker ha scaricato 70 gigabyte di dati da Parler poco prima della messa offline. Inoltre, dopo lo stop da parte degli AWS, Parler ha fatto molta fatica a tornare online ed è stato oggetto di un'indagine da parte dell'FBI che sta indagando sul ruolo che ha avuto nel raid al Campidoglio americano dello corso 6 Gennaio.

Attualmente Parler è online grazie ad Epik, un hosting molto famoso tra i siti di ultradestra.