Parler, la resa del CEO: "il social network potrebbe non tornare più online"

Parler, la resa del CEO: 'il social network potrebbe non tornare più online'
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Tempi bui per Parler, il social network amato dai sostenitori di Donald Trump. Dopo lo showdown da parte degli AWS, infatti, il sito è rimasto senza un hosting ed anche il CEO sembra essersi arreso al fatto che potrebbe non più tornare online.

In una dichiarazione resa all'agenzia di stampa Reuters, infatti, John Matze non ha escluso che Parler resti offline per sempre, sebbene siano comunque in corso delle trattative con un servizio di hosting per rivedere la luce appena possibile.

Matze ovviamente si è rifiutato di rivelare il nome di questa società, probabilmente per evitare che quest'ultima diventi oggetto di critiche da parte dei detrattori. Tuttavia, non ha nascosto che l'opzione migliore sia rappresenta dal ritorno online sugli Amazon Web Services, ma la strada è tutt'altro che in discesa dal momento che la piattaforma di cloud computing ha chiesto una revisione dei termini di servizio ed è anche stata denunciata da Parler ad inizio settimana.

Riguardo il rapporto con Amazon, Matze ha rivelato che ha registrato un deterioramento nelle ultime settimane, dal momento che in estate era stato addirittura invitato a partecipare ad un'iniziativa organizzata dal colosso degli e-commerce con i potenziali investitori. La situazione sarebbe precipitata a novembre, quando sono giunte ad Amazon le prime segnalazioni su contenuti potenzialmente minacciosi su Parler. Tale scontro è scaturito poi nella chiusura completa dell'hosting a seguito degli avvenimenti di Capitol Hill.