I passeri anziani hanno una vita amorosa piuttosto vivace

I passeri anziani hanno una vita amorosa piuttosto vivace
di

Chi lo dice che l'età riduce la fertilità? Un nuovo studio dell'Imperial College London rivela che i passeri anziani sono, in realtà, più fecondi rispetto ai giovani della loro specie.

Ma cosa ancora più bizzarra è che lo sono, soprattutto, con compagne già "occupate" in un'altra relazione.

Può sembrare un racconto rosa dalle sfumature piccanti ma, a quanto pare, la scienza conferma questa nuova teoria.

Sembra, infatti, che i passeri maturi riescano a produrre più sperma in queste occasioni e, quindi, a fecondare più frequentemente le uova delle compagne.

Inoltre è risaputo che i passeri sono monogami per questioni legate alla crescita dei pulcini ma, di contro, sessualmente promiscui.

Dal punto di vista comportamentale, infatti, è emerso che avere un unico partner è per loro importante per allevare la prole ma ciò non inibisce affatto rapporti con maschi o femmine al di fuori della coppia.

Si era presa i considerazione l'ipotesi che maschi più anziani avessero più successo con le femmine in quanto maggiormente capaci di convincere la femmina ad avere con loro un incontro amoroso, o ancora si era ipotizzato che le femmine provassero più attrazione per i maschi più esperti. Tuttavia, ciò è stato smentito con l'osservazione.

Inizialmente, inoltre, si credeva che i maschi più anziani producessero più sperma in quanto, generalmente, in natura, più un individuo è grande di età, più ha difficoltà a riprodursi.

In realtà, confrontando lo sperma di un maschio anziano e di uno giovane è emerso che essi sono fondamentalmente identici e che, anzi, gli spermatozoi del primo raggiungono più facilmente e in maggior quantità l'uovo della femmina.

Tuttavia ci sono dei contro.

E' vero che la quantità e la funzionalità dello sperma degli anziani è migliore ma c'è il rischio che, con un sovraffollamento di spermatozoi nelle uova femminili, si generino embrioni problematici che potrebbero morire più facilmente.

La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Evolutionary Biology ed è stata condotta su maschi in cattività, in natura e di qualsiasi età, analizzando la quantità di spermatozoi "intrappolati" sullo strano più esterno dell'uovo.

Futuri approfondimenti dovrebbero riuscire a dirci se la femmina che si accoppia con maschi anziani possa correre rischi di sorta oltre alla perdita del pulcino.