Pence alla NASA: "umani sulla Luna nel 2024 ad ogni costo"

Il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, è intervenuto ieri nel corso del National Space Council ed ha fatto il punto sugli obiettivi fissati dall'amministrazione Trump per la conquista dello spazio. Pence ha esordito dicendo che il Governo si è impegnato ad inviare di nuovo gli umani sulla Luna entro il 2024.

Si tratta di un arco temporale anticipato di quattro anni rispetto al precedente obiettivo della NASA, che aveva ipotizzato un ritorno nel 2028.

Pence parlando al Marshall Space Flight Center della NASA ad Huntsville, in Alabama, ha affermato che l'amministrazione raggiungerà questo obiettivo con "ogni mezzo necessario", ed ha invitato l'Agenzia Spaziale Americana ad adottare nuove politiche ed ha sostenuto che potrebbe aver bisogno di abbracciare "una nuova mentalità che inizia con l'impostazione di obiettivi coraggiosi ed il rispetto dei tempi previsti". Per fare ciò, ha osservato che gli amministratori della NASA potrebbero prendere in considerazione l'ipotesi di utilizzare i razzi sviluppati da compagnie di terze parti (come SpaceX e Boeing), che stanno lavorando per portare gli umani nello spazio profondo. "Se i razzi commerciali sono l'unico modo per portare gli astronauti americani sulla Luna nei prossimi cinque anni, allora useremo i razzi commerciali. L'urgenza deve essere la nostra parola d'ordine" è l'appello del vice presidente.

La sue parole però sono anche state criticate negli Stati Uniti, ed alcuni osservatori hanno osservato come Pence non abbia fornito alcun dettagli su come l'amministrazione ha intenzione di raggiungere questo obiettivo.

Trump sin dai primi anni della sua amministrazione ha osservato che gli umani hanno bisogno di tornare sulla Luna, ed ha anche firmato un ordine che prevede alcune missioni su Marte. L'amministratore delegato della NASA, John Brindenstine, qualche mese fa ha affermato che gli umani devono tornare sulla Luna per restarci, senza fornire però molte informazioni a riguardo.