Si pensa al post-5G: Nokia al lavoro sul 6G per un lancio commerciale nel 2028

Si pensa al post-5G: Nokia al lavoro sul 6G per un lancio commerciale nel 2028
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Il 5G è certamente il focus principale dei colossi delle telecomunicazioni, ma ci sono aziende che stanno già lavorando sul futuro: il 6G. Dopo il lancio del razzo Long March 6 con il primo satellite 6G al mondo, avvenuto a novembre in Cina, anche il gigante finlandese Nokia ha avviato lo sviluppo delle nuove reti 6G in Europa.

Stando a quanto riportato anche dai colleghi di TechRadar, sebbene questo progetto sia ancora in una fase iniziale ci sono esperti che hanno già studiato quanto veloce sarà la rete mobile di sesta generazione: lo standard, infatti, dovrebbe fornire velocità di 1Tbps e una latenza inferiore ai 100 microsecondi, per una velocità 50 volte superiore a quella del 5G.

In tutto questo, Nokia è stata scelta per guidare il programma di ricerca di punta dell’Unione Europea in materia 6G, con l’obiettivo di unire i mondi umano, fisico e digitale con la connettività wireless, cercando di ottenere progressi verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale e lo studio della banda terahertz. Uno di questi progetti su cui il colosso finlandese sta lavorando è Hexa-X, finanziato dal programma Horizon 2020 e in cui appaiono anche altri produttori di apparecchiature telcom, operatori telefonici e grandi nomi dell’industria tech e non solo.

Nello specifico, Nokia sta lavorando sul progetto 6Genesis in Finlandia per gettare le basi tecniche del 6G affrontando una serie di 6 sfide di cui la creazione di reti intelligenti per automatizzare l’elaborazione di un’enorme quantità di dati generata dal 6G, ma anche la possibilità di combinare più tecnologie di rete per garantire un’esperienza d’uso sostenibile e dal consumo energetico ridotto. Non mancano poi lavori sulla copertura globale, sulla sicurezza e affidabilità della rete e sulle latenze praticamente impercettibili.

Peter Vetter, capo del reparto Access and Devices Research dei Nokia Bell Labs, ha dichiarato: “Anche se c'è ancora molta innovazione nel 5G con il rilascio di nuovi standard, stiamo già esplorando il 6G nel nostro laboratorio di ricerca. Nell'era del 6G vedremo applicazioni che non solo connetteranno gli esseri umani con le macchine, ma collegheranno anche gli esseri umani con il mondo digitale. Una connessione così sicura e privata può essere utilizzata per l'assistenza sanitaria preventiva o anche per creare una rete 6G con un sesto senso che comprende intuitivamente le nostre intenzioni, rendendo le nostre interazioni con il mondo fisico più efficaci e anticipando i nostri bisogni, migliorando così la nostra produttività”.

Insomma, le potenzialità sono veramente molte e serve un lavoro intenso su questa tecnologia per riuscire a soddisfare l'obiettivo di lanciarla nel 2028. Allo stesso modo, però, per quanto l’interesse verso il 5G stia crescendo in tutto il mondo risulta necessario riflettere anche su strategie per combattere le fake news riguardanti questa nuova rete mobile, dato che il numero di cittadini scettici non sembra affatto diminuire.