Ecco perché l'assenza di questo animale in Alaska è considerata gravissima

Ecco perché l'assenza di questo animale in Alaska è considerata gravissima
di

In Alaska è stato notato un improvviso e drammatico declino della popolazione di granchi delle nevi. Il loro numero, infatti, è diminuito di oltre l'87% nel 2022, passando da 8 miliardi di unità ad appena 1 miliardo in circa cinque anni. La situazione è più grave del previsto, tant'è che quest'anno i pescatori non potranno catturare le creature.

Così come potrete immaginare, questa è una brutta notizia per la comunità locale, poiché la raccolta delle grancevole ha generato entrate per 132 milioni di dollari solo 2020. Gli scienziati ritengono che questo calo spaventoso dei loro numeri non sia dovuto alla pesca eccessiva, ma a causa del rapido riscaldamento dei nostri oceani artici.

Le creature si sono spostate costantemente a nord dagli anni '80, molto probabilmente a causa del riscaldamento delle acque. L'evento di quest'anno è la dimostrazione che il nostro pianeta sta cambiando in modo irrimediabile: la temperatura terrestre si sta riscaldando più velocemente del previsto e i mari gelidi intorno all'Alaska sono particolarmente vulnerabili.

Secondo un numero crescente di prove, inoltre, le acque artiche si stanno riscaldando quattro volte più velocemente rispetto ad altre parti dell'oceano, mentre il ghiaccio estivo di queste zone potrebbe scomparire per sempre in estate nel 2035. Fatte le dovute premesse, alcuni scienziati ritengono che senza un'azione drastica sui cambiamenti climatici, è probabile che i mari del mondo subiranno un evento di estinzione di massa nei prossimi secoli.

Insomma, le nostre scelte da ora in poi saranno vitali per l'ecosistema.