Perché le bolle emettono luce quando esplodono? Colpa della meccanica quantistica

Perché le bolle emettono luce quando esplodono? Colpa della meccanica quantistica
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Il tempo ha aiutato ad approfondire le leggi della fisica, permettendo così di spiegare la vera identità di fenomeni che apparivano divini. Col tempo, molti segreti sono stati risolti, ma non tutti i fenomeni naturali hanno ancora una spiegazione. E alcuni di questi potrebbero avere una spiegazione che si trova nella meccanica quantistica.

Quando una bolla si trova in un liquido ed esplode, ci sono alcune possibilità che, per piccolissimi istanti di secondo, emetta luce. Il fenomeno è noto come sonoluminescenza e per tanti anni i ricercatori hanno provato a capire quale fosse l'origine di questo effetto, spaziando tra onde d'urto, scintillazione dei gas e tante altre ancora. Uno studio di Ebrahim Karimi sembra però indicare a un'origine quantistica.

Il gruppo di questo ricercatore dell'università di Ottawa, in Canada, ha effettuato un esperimento studiando le statistiche dei fotoni emessi dalla sonoluminescenza di una singola bolla, sfruttando due tecniche diverse. I dati ottenuti, che il dottor Karimi ha postato anche sul suo account Twitter, indicano che i fotoni emessi dalla sonoluminescenza di una singola bolla seguono una statistica sub-Poissoniana, indicando quindi che al centro di questo fenomeno c'è una natura non classica.

Cosa significa? Vuol dire che le spiegazioni sono da rifarsi alla fisica quantistica e che, considerata l'importanza delle fonti di luce non relative alla fisica classica, questa scoperta potrà essere un importante chiave per tante altre scoperte future sul comportamento dei fotoni nella quantistica.

Sempre la quantistica sarà importante per studiare meglio le onde gravitazionali con un algoritmo, ma anche per svelare tutti i segreti del sottosuolo.