Perché capita di svegliarci alle 3 del mattino e di pensare alle nostre paure?
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La notte è fatta per riflettere. Pensiamo alle nostre paure specialmente quando cala il buio e ci ritroviamo con noi stessi a pensare. Tutto scompare alle prime luci dell'alba, come quando quasi per "magia" le nostre preoccupazioni vengono allontanate dai raggi del Sole. Tuttavia, perché tutto questo accade dopo esserci svegliati alle tre di notte?
Durante il normale ciclo del sonno, verso alle 3/4 notte quest'ultimo cambia e accade una svolta. La temperatura corporea interna inizia ad aumentare (qual è la temperatura più alta sopportabile per gli umani?), il sonno inizia a ridursi perché abbiamo dormito abbastanza (andando a letto "puntuali"), la secrezione di melatonina ha raggiunto il massimo e i livelli di cortisolo stanno aumentando mentre il corpo si prepara a svegliarsi.
Ogni notte ci svegliamo, in realtà, più volte e il sonno leggero è più comune nella seconda metà della notte. Tuttavia, se si è abbastanza stressati, quando ci svegliamo potremmo non addormentarci più, rimanendo svegli. Le preoccupazioni di essere sveglio quando si "dovrebbe" dormire, possono far sobbalzare il soggetto in uno stato di "veglia ansiosa" (perdere 16 minuti di sonno ogni notte è già troppo).
Solitamente verso le tre del mattino, quando ci si sveglia, i pensieri riguardano soltanto noi stessi, e qui possiamo iniziare a generare sentimenti negativi, come l senso di colpa o il rimpianto, oppure pensare al futuro e generare paure infondate. Gli esperti consigliano, dopo 15-20 di veglia senza riuscire a dormire, di alzarsi e fare qualcosa (come iniziare a leggere).
Potrebbe non sembrare, ma svegliarsi e avere delle preoccupazioni alle 3 del mattino - che magari al mattino sembreranno banali - è qualcosa che fa parte dell'essere umano. L'importante è non lasciarsi "divorare" da quei pensieri, cercando di occupare il tempo nel miglior dei modi possibile.
FONTE: sciencealert
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