Ecco perché i coccodrilli sopravviverebbero a una pandemia stile The Last of Us

Ecco perché i coccodrilli sopravviverebbero a una pandemia stile The Last of Us
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Quali animali potrebbero sopravvivere a una pandemia in stile The Last of Us? Sicuramente i coccodrilli, poiché il loro sistema immunitario si è evoluto proprio per aiutarli a combattere i microbi che si trovano nelle paludi e nei corsi d'acqua dove amano stare.

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, esamina più da vicino le proteine ​​antimicrobiche chiamate defensine, che si trovano nei coccodrilli di acqua salata. Quest'ultime - che si trovano anche in piante e altri animali - sono capaci di attaccare una grande gamma di possibili invasori dannosi, come batteri, funghi, virus e persino cellule tumorali.

I coccodrilli raramente sviluppano infezioni anche se spesso vengono feriti mentre cacciano e combattono, quindi il loro sistema immunitario è molto potente. Esaminando il genoma del rettile, gli scienziati hanno trovato una particolare defensina, denominata CpoBD13, efficace nell'uccidere il fungo Candida albicans, la principale causa di infezioni fungine umane in tutto il mondo.

Non c'è sicuramente il pericolo di una pandemia fungina come The Last of Us, ma è anche vero che il nostro attuale arsenale di antimicotici è limitato a solo una manciata di farmaci. A peggiorare le cose, l'uso eccessivo dei farmaci antifungini che abbiamo ha portato ad alcuni ceppi fungini resistenti ai farmaci.

Caratterizzando le defensine dei coccodrilli, gli scienziati hanno fornito le basi necessarie per sviluppare CpoBD13 in un efficace antimicotico.