Perché le mani si raggrinziscono in acqua? Il motivo si trova nell'evoluzione umana

Perché le mani si raggrinziscono in acqua? Il motivo si trova nell'evoluzione umana
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Vi è mai capitato, facendo un bagno in vasca, al mare oppure durante una doccia eccessivamente lunga di sperimentare le “mani vecchie”? Con quasi assoluta certezza è possibile affermare che tutti, primo o poi, l’abbiamo provato. Questo fenomeno è noto col nome di raggrinzimento palmare e, secondo la scienza, ha a che fare con l’evoluzione umana.

Questo processo viene sperimentato da tutti coloro che espongono mani e piedi ad un contatto prolungato con l’acqua e consta di un meccanismo involontario, provocato dal restringimento dei vasi sanguigni sub cutanei, ad opera del sistema nervoso autonomo. Per darvi un’idea è lo stesso che controlla la respirazione e la frequenza cardiaca( a proposito della quale, sembra che la narrazione di una storia possa sincronizzare i battiti di chi l'ascolta).

L’effetto è quello di vedere la pelle “invecchiare” improvvisamente, con la classica formazione delle rughe, solchi e avvallamenti tipici della pelle delle persone anziane. Queste rughe si formano perché lo strato superficiale della pelle, detto corneo e costituito da cheratina, assorbe acqua, provocando un rigonfiamento della pelle.

Uno studio, condotto nel 2013, ha provato a spiegare il fenomeno e le sue motivazioni attraverso degli esperimenti. Questi ultimi analizzarono un certo numero di partecipanti volontari, alla metà dei quali fu chiesto di immergere le dita in acqua tiepida per 30 minuti, mentre l’altra metà aveva le mani asciutte. In seguito fu chiesto ad entrambi i gruppi di provare ad afferrare una serie di oggetti, alcuni dei quali erano delle biglie, sia bagnate che asciutte.

Dalle osservazioni e dai risultati degli esperimenti è emerso che le dita raggrinzite favoriscono una migliore presa sugli oggetti bagnati, mentre non risultano miglioramenti per quanto riguarda gli oggetti asciutti.

Tom Smulders, biologo della Newcastle University e coautore dell'articolo, ha dichiarato "Abbiamo dimostrato che le dita rugose offrono una presa migliore in condizioni di bagnato: potrebbe funzionare come i battistrada delle gomme della tua auto, che consentono a una parte maggiore della gomma di entrare in contatto con la strada e ti danno una presa migliore".

Pensateci, quante volte vi sarà capitato di afferrare il flacone di shampoo, con scatto felino, grazie alle “mani vecchie” (che manco Spiderman su muro verticale) senza minimamente accorgervene?

Da ciò i ricercatori cominciarono a proporre diverse ipotesi dell’origine evolutiva di questa insolita caratteristica.

La più accreditata tra queste associa il fenomeno ad antenati umani, i quali sfruttavano questo vantaggio per procurarsi il cibo in condizioni di marcata umidità, associando alla migliore presa di oggetti anche un’ulteriore stabilità digitale dei piedi su suoli bagnati (ad esempio durante la pioggia battente).

Dati i vantaggi dovuti a questo fenomeno, sia per la presa che la stabilità plantare, verrebbe da chiedersi perché allora l’evoluzione non abbia spinto verso una totale forma rugosa delle mani umane. In merito a ciò gli scienziati fanno notare che il raggrinzimento potrebbe essere accompagnato da una riduzione della sensibilità dei polpastrelli, con il conseguente aumento di lesioni e ferite.

E sapevate che sembra esser stato scoperto perché ai bambini non piacciono le verdure?