Perché gli esseri umani non riescono a digerire il mais?

Perché gli esseri umani non riescono a digerire il mais?
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Chi ama il mais lo sa: si tratta di un cibo molto difficile da digerire e, molte volte, viene espulso dal nostro organismo intero. I motivi di ciò sono molto interessanti e sono stati oggetto di studio da diversi esperti.

I chicchi di mais sono semi che trasportano prezioso materiale genetico; la chiave per la sopravvivenza del seme è il rivestimento esterno (la scorza gialla) che protegge il materiale genetico da agenti atmosferici, parassiti e trasporto. È proprio questa parte che il nostro organismo non riesce a digerire, secondo Andrea Watson dell'Università del Nebraska-Lincoln.

Il rivestimento esterno deve la sua resistenza a una fibra chiamata cellulosa. Gli esseri umani, infatti, non hanno semplicemente gli enzimi o i batteri intestinali adeguati per digerirla. Anche gli animali ruminanti, come i bovini, che hanno molti più "attrezzi" per digerire la cellulosa, non possono sempre digerire completamente il mais.

La cellulosa costituisce solo il 10% circa del mais, afferma Watson. Quindi, l'altro 90% è un cibo molto utile per il nostro organismo. Il mais è anche una buona fonte di fibre alimentari, amido e antiossidanti noti come carotenoidi, che conferiscono a verdure come mais e carote i loro colori caratteristici. C'è, tuttavia, un modo per rendere il mais più digeribile possibile: attraverso l'elaborazione, come macinatura, macinazione a umido e cottura.

Ovviamente mangiato al naturale - senza elaborazione industriale - è senza alcun dubbio più sano. Watson, infine, consiglia un "metodo" per evitare di vedere i chicchi interi: masticare con molta attenzione e più a lungo.