Perché i granchi ispirano l'evoluzione di altre specie viventi?
La storia evolutiva delle specie viventi del nostro pianeta ha generato innumerevoli creature bizzarre e meravigliose, ma nessuna eccita i biologi evoluzionisti come i granchi.
Secondo recenti ricerche queste creature, dotate di robusti carapaci e di potenti chele, si sarebbero evolute almeno cinque volte negli ultimi 250 milioni di anni. In tal senso, risulta estremamente affascinante il fenomeno di convergenza evolutiva che prende il nome di “carcinizzazione”, e promuove l’evoluzione dei crostacei in animali a forma di granchio. "Deve esserci una sorta di vantaggio evolutivo per avere questa forma simile a un granchio" ha affermato l'esperta di granchi Heather Bracken-Grissom. Questo meccanismo evolutivo porta con sé una distinzione della specie in due gruppi: i Brachyura, che vengono aditati a "veri" granchi, e gli Anomura, o "falsi" granchi. I tassonomisti hanno erroneamente classificato le specie di questi animali come veri o falsi (a causa delle loro sorprendenti somiglianze) producendo una letteratura storica sull’argomento molto disordinata.
A tal proposito, la ricerca condotta dalla biologa evoluzionista Joanna Wolfe dell'Università di Harvard, ha raccolto dati sulla morfologia, il comportamento e la storia naturale dei granchi, identificando delle lacune nei dati genetici che potrebbero aiutare a rivelare sconcertanti relazioni evolutive. La maggior parte dei granchi carcinizzati ha sviluppato gusci duri e calcificati per proteggersi dai predatori, con alcune specie che hanno tuttavia abbandonato questa protezione per ragioni sconosciute. Lo stesso camminare di lato rappresenta la facoltà dei granchi di essere particolarmente agili, permettendogli di uscire rapidamente da una situazione di pericolo senza perdere di vista il predatore di turno. Ma la deambulazione laterale non è osservata in tutti i lignaggi carcinizzati, per esempio i granchi ragno camminano in avanti. Altro fattore sorprendente è l'incredibile senso dell'orientamento dei granchi, che promuove questi animali a probabile pinnacolo evolutivo.
Da queste evidenze, secondo il documento pubblicato su BioEssays, lo studio dei granchi fornirebbe uno strumento per prevedere le forme evolutive derivanti da fattori ambientali e caratteristiche genetiche. "Esaminare l'evoluzione del granchio fornisce una scala temporale macroevolutiva di 250 milioni di anni fa per la quale, con sufficienti dati filogenetici e genomici, potremmo essere in grado di prevedere la morfologia che ne deriverebbe", ha affermato Bracken-Grissom. In merito a queste dichiarazioni possiamo comprendere quanto siano importanti i resti fossili, come il ritrovamento di uno dei granchi più antichi della Terra.
FONTE: sciencealert
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— Amy (@lolennui) October 13, 2020
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