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Il monte Everest è sicuramente uno dei luoghi più ambiti dagli scalatori e raggiungere la sua vetta è davvero terribile a causa della sua altezza. Non solo: di notte la montagna, secondo coloro che l'hanno conquistata, emette dei suoni davvero orribili... e no, non sono le anime di oltre le 300 vittime che hanno provato a scalare la cima.
In una docuserie di Netflix chiamata "Aftershock: Everest and the Nepal Earthquake", Dave Hahn, capo spedizione esperto che ha raggiunto la vetta 15 volte, parla dei rumori che l'Everest emette dopo il calare del Sole: "puoi sentirlo scoppiare, puoi sentire il ghiaccio e la roccia che si schiantano in vari punti della valle".
Nessuno sapeva il motivo di questi inquietanti rumori, fino alla pubblicazione di uno studio nel 2018 (a proposito, sapete che un cane ha scalato il monte?). Nel 2017, un team di ricercatori del Nepal e del Giappone ha iniziato a studiare l'attività sismica glaciale dell'Himalaya e ha notato gli strani rumori che iniziavano al calar della notte. "Abbiamo sentito questo forte boom", descrive in una dichiarazione il glaciologo e autore principale dello studio, Evgeny Podolskiy.
La soluzione? I rumori erano causati da "fratture termiche notturne". Durante la notte le temperature scendono anche di 15° e i ghiacciai privi di detriti, dove si era stabilito il team, sono più esposti al freddo e la contrazione termica provoca fratture di prossimità che riecheggiano attraverso la catena montuosa.
Già che è difficile scalare l'Everest, figuriamoci restare svegli la notte a causa di questi rumori "spettrali".
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