Perché i primati trasportano i corpi dei loro figli morti? La risposta è da brividi

Perché i primati trasportano i corpi dei loro figli morti? La risposta è da brividi
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A volte, nelle scimmie, quando un piccolo muore non è raro osservare la madre che trasporta con sé il corpo senza vita del figlio per giorni, settimane o mesi... nonostante il corpo inizi a subire le influenze negative del tempo. Questo comportamento, secondo uno studio, è più diffuso del previsto: perché le scimmie fanno qualcosa del genere?

Così gli esperti hanno esaminato più di 400 casi documentati, raccogliendo esempi da più di un secolo di osservazioni su 50 specie di primati. I fattori che contribuiscono a questa macabra usanza sono diverse: l'età della madre, del bambino e la causa dell'improvvisa morte di suo figlio. Il primo esempio di quanto descritto venne osservato nel 1915 dal primatologo e psicologo Robert Yerkes.

Quest'ultimo riferì di aver visto "una madre di macaco rhesus in cattività trasportare il suo bambino morto per cinque settimane" e suggerì nello studio che il comportamento della madre non fosse nient'altro che una manifestazione dell'istinto materno, secondo quanto affermato dall'autrice del nuovo studio Elisa Fernández-Fueyo, primatologa del Dipartimento di Antropologia dell'University College London.

Questa usanza, nonostante sia stata osservata nell'80% delle specie di scimmie, è stata segnalata più frequentemente nelle grandi scimmie. Secondo lo studio, le madri di queste creature tendevano a trasportare il cadavere del figlio quando il loro pargolo moriva per cause non chiare - come una malattia piuttosto che un trauma cranico - o quando la madre era giovane e aveva meno esperienza.

Il periodo di tempo in cui le femmine hanno trasportato i cadaveri, inoltre, potrebbe indicare la forza della connessione emotiva tra madre e bambino. Potrebbe nascere, quindi, una sorta di "ansia da separazione", dimostrando un grande legame tra i primati e la loro prole. "Trasportare il cadavere potrebbe essere un modo per far fronte allo stress legato con la perdita", ha dichiarato infine Fernández-Fueyo. "Sono necessari ulteriori dati per sviluppare ulteriormente la nostra comprensione dei comportamenti dei primati".

Lo studio ha anche scoperto che i lemuri, specie separata da altri gruppi di primati più di 60 milioni di anni fa, non portavano con loro i piccoli deceduti, ma "esprimevano ancora dolore attraverso altri comportamenti, come tornare al cadavere o fare chiamate di contatto madre-bambino". Insomma, uno studio che ci dimostra l'incredibile sensibilità degli animali... qualcosa di simile può essere visto anche con gli elefanti.