Quanto sono realmente pericolose le sabbie mobili? Fantascienza o realtà?

Quanto sono realmente pericolose le sabbie mobili? Fantascienza o realtà?
di

Il cinema ci ha abituato a considerare le sabbie mobili come una sorta di “trappola mortale”, ma siamo sicuri che questo fenomeno naturale sia realmente così pericoloso?

Ebbene, le sabbie mobili sono costituite da strati di sabbia, più o meno saturi di acqua, caratterizzati da una debole capacità di sostenere pesi. Generalmente sono formate da un miscuglio di argilla e acqua che promuove la loro consistenza in un sistema colloidale, e quindi in uno stato chimico finemente disperso, intermedio tra la soluzione e la dispersione. Si formano in zone dove l’acqua risale dal basso verso l’alto, come negli ambienti paludosi, in prossimità dei fiumi e sulle sponde di laghi o mari.

A causa della loro particolare struttura fisica le sabbie mobili danno origine al fenomeno dello “sprofondamento”. Questo, che rappresenta lo stesso concetto di “trappola”, è conseguenza dello spazio che intercorre tra i granelli di sabbia. Infatti, in condizioni senza acqua, la frizione promossa tra gli spazi granulosi garantisce la portanza e la resistenza della sabbia ai carichi. Diversamente, in presenza di acqua, la frizione tra i granelli diminuisce a causa dello spazio riempito dal liquido, portando per l’appunto al fenomeno dello sprofondamento dei corpi. A tal proposito, il mix di acqua e sabbia costituisce un fluido non Newtoniano, cioè un composto che varia la propria viscosità in conformità allo sforzo di taglio applicato da una massa. Lo stesso tipo di forza che ha permesso la creazione di diamanti senza calore.

Perciò, più un soggetto si dimena all’interno delle sabbie mobili più quest’ultime variano la propria viscosità verso uno stato liquido. Tuttavia, contrariamente alla credenza popolare, il corpo di un essere umano non può essere interamente “inghiottito” a causa della legge fisica della galleggiabilità, che, tra l'altro, permetterebbe ad alcuni pianeti di galleggiare nell'acqua. Nello specifico, le sabbie mobili hanno una densità pari a circa 2 kg/l, mentre la densità di un essere umano, che è composto principalmente da acqua, si attesta intorno a 1kg/l. Questa minore densità porta l’eventuale sprofondamento di un corpo umano a raggiungere, al massimo, i fianchi.

Risulta però concreto il rischio di morire annegati nelle sabbie mobili, in quanto, se si cadesse in posizione orizzontale per un’eventuale perdita di equilibrio, risulterebbe estremamente difficile risalire. In definitiva possiamo affermare che le sabbie mobili costituiscono sicuramente un pericolo per la vita umana ed animale, ma in misura minore di quanto il cinema ci abbia suggerito. In linea di massima, se malauguratamente ci dovessimo trovare invischiati in queste trappole naturali, le indicazioni da seguire sarebbero quelle di rimanere calmi, lasciandosi cadere all’indietro per ampliare la superficie a contatto con l’acqua e favorendo così il galleggiamento.