Un pericoloso batterio sta mettendo a rischio la barriera corallina

Un pericoloso batterio sta mettendo a rischio la barriera corallina
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Alcuni ricercatori hanno scoperto che le barriere coralline sono danneggiate da un organismo microscopico: un batterio che forma colonie di un rosso molto accesso e che si sta sostituendo al corallo nei Caraibi.

Lo studio è condotto dall’Università dello Stato della Florida ed è volto, soprattutto, a trovare un modo per limitare la diffusione di questo batterio.

Esso forma “tappeti” di colonie che appaiono di colore rosso accesso e si sta, purtroppo, sviluppando grazie ai cambiamenti climatici.

Si sta proliferando sulle barriere coralline e può provocare immensi danni ambientali a questo delicatissimo ecosistema.

Tuttavia il gruppo di ricerca ha scoperto che queste colonie di batteri, evidentemente molto grandi, sono estremamente appetibili da parte di una buona moltitudine di pesci che, sembra, ne vadano ghiotti seppur fosse risaputo che questi stessi pesci non fossero interessati a nutrirsi di questi batteri.

I suddetti batteri erano sempre presenti sulle barriere coralline ma in quantità molto inferiori, intorno all’1%, mentre negli ultimi tempi questa percentuale è salita fino a toccare il 20-30% in alcune zone.

Gli studi sono stati svolti sull’isola di Bonaire, nel mar dei Caraibi, una piccola isola che si affaccia sulle coste del Venezuela. Intorno all’isola sono state eseguite 29 spedizioni per osservare il comportamento dei pesci e la presenza o meno di colonie del batterio.

Queste spedizioni hanno permesso di scoprire che almeno 6 tipi diversi di pesci si nutrono di questi batteri.

Preservare quindi la biodiversità degli oceani, ma anche la biodiversità terrestre, potrebbe quindi aiutare ad evitare spiacevoli situazioni come queste perché, nel nostro caso, sono i pesci che tengono a bada il proliferare, altrimenti senza freni, di queste colonie di batteri che potrebbero portare gravi danni alle barriere coralline.