Ci sono persone che resistono di più alla COVID-19 grazie ai geni dei Neanderthal

Ci sono persone che resistono di più alla COVID-19 grazie ai geni dei Neanderthal
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Alcune persone, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista PNAS, potrebbero avere geni ereditati dai Neanderthal che riducono il rischio del 22% sviluppare una forma grave della COVID-19. Questi geni sono più comuni nelle persone di origine europea e asiatica.

Si ritiene che i Neanderthal - una specie umana che si è estinta circa 40.000 anni fa - abbiano trasmesso materiale genetico agli esseri umani moderni attraverso l'accoppiamento. Gli esperti ritengono che il DNA dei Neanderthal costituisca tra l'uno e il due percento dei genomi delle persone di origine europea e asiatica.

Nonostante la piccola frazione di materiale genetico, quest'ultimo potrebbe contenere indizi sulla risposta del sistema immunitario agli agenti patogeni esterni. Questa "protezione" deriva da un singolo aplotipo, un lungo blocco di DNA, sul cromosoma 12. In passato gli addetti ai lavori hanno scoperto che protegge dal virus del Nilo occidentale, dall'epatite C e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave apparsa per nel 2002 in Cina).

Poiché il SARS-CoV-2, il virus responsabile della pandemia in cui stiamo vivendo, condivide molte caratteristiche con il virus del 2002 (chiamato SARS-CoV-1), il materiale genetico dei Neanderthal sembra aiutare anche contro questo agente patogeno. Nello studio, il team si è basato sui genomi di tre esemplari di Neanderthal tra 50.000 e 120.000 anni fa.

I ricercatori hanno confrontato i genomi di quegli esemplari con il DNA di migliaia di persone con COVID-19. L'aplotipo associato a sintomatiche meno gravi è stato trovato in tutti e tre i genomi di Neanderthal.