PewDiePie: accordo con DLive, altro scontro con YouTube in arrivo?

PewDiePie: accordo con DLive, altro scontro con YouTube in arrivo?
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Di PewDiePie negli ultimi tempi abbiamo per lo più parlato a causa della faida che l'ha visto contrapposto a T-Series per lo scettro di canale YouTube più seguito al mondo. Di recente però la star svedese si è anche avvicinata al mondo delle criptovalute e nello specifico del Bitcoin, vediamo come.

Kjellberg infatti ha firmato un accordo esclusivo con la piattaforma di blockchain DLive, una rete decentralizzata per i video in live streaming che ricompensa i fornitori di contenuti e consumatori con una criptovaluta chiamata Lino. L'aspetto più interessante è rappresentato dal fatto che DLive non trattiene nessuna percentuale ai creatori e non addebita commissioni.

Lino ha raccolto 20 milioni di Dollari all'inizio dello scorso anno, tramite la vendita di token privati che porteranno allo sviluppo di quello che è già stato definito "lo YouTube basato su blockchain".

La partnership di PewDiepie con DLive arriva dopo che sul web è partita una petizione in cui si invitava YouTube a chiudere il canale dello svedese in quanto secondo molti sarebbe "una delle più grandi piattaforma per la pubblicazione di contenuti di supremacisti bianchi", ed ha raggiunto 80.000 firme nel giro di pochi giorni, soprattutto dopo l'attentato di Christchurch.

Non sappiamo quali siano le intenzioni di PewDiePie, ma la firma di questa partnership potrebbe aprire nuovi scenari. Innanzitutto, potrebbe portare ad una maggiore consapevolezza delle potenzialità della piattaforma blockchain e delle criptovalute per il pubblico di PewDiePie, che ha un'età media compresa tra i 18 ed i 24 anni, ma secondo molti sarebbe anche il presagio di un possibile addio a YouTube, che almeno al momento appare un'ipotesi remota vista la popolarità di cui gode.

I rapporti tra le parti però non sono certo idilliaci e negli ultimi anni PewDiePie ha più volte attaccato Google, reo secondo lo stesso di aver messo a rischio il suo potenziale economico demonetizzando video e rimuovendo dalla piattaforma pubblicitaria.