Ecco a voi il primo pianeta che orbita vicinissimo ad una nana bianca

Ecco a voi il primo pianeta che orbita vicinissimo ad una nana bianca
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Gli astronomi hanno osservato, per la prima volta, un pianeta che orbita intorno a una nana bianca ogni 34 ore, molto vicino alla superficie della stella. WD1586b, questo il nome del pianeta, potre finire nella zona di abitabilità e, un giorno, ospitare la vita. Ma l'osservazione è sensazionale per molti motivi.

"L'osservazione è qualcosa di sorprendente," spiega Andrew Vanderburg, autore dello studio. "Gli esempi precedenti di sistemi simili, con oggetti che passano davanti a una nana bianca, hanno mostrato solo detriti di asteroidi distrutti."

Gli scienziati stavano utilizzanto TES (NASA's Transiting Exoplanet Survey) per cercare questi detriti e capire il processo di distruzione planetaria. Non si aspettavano di trovare un pianeta praticamente intatto.

Non ci sono molte possibilità di fare un'osservazione del genere, e anche se si era già capito che potevano esistere pianeti intorno alle nane bianche, questi solitamente vengono distrutti dalla fase precedente alla morte di una stella, quando diventano delle supergiganti. Un'altra cosa che ha reso la misura più strana: WD1586b è uno dei pianeti più freddi mai osservati, con una temperatura massima di 17 gradi centigradi.

Le nane bianche sono ciò che resta delle stelle al termine del loro ciclo vitale. Sono estremamente dense, concentrando la massa del Sole in un oggetto del diametro della Terra. Il pianeta scoperto dal team di Vanderburg è più grande della stella attorno alla quale orbita.

In ogni caso qualsiasi oggetto intorno a una nana bianca ha avuto scarse probabilità di sopravvivere alla gigante rossa che l'ha preceduta. L'ipotesi più credibile è che l'oggetto fosse molto più lontanto e che il campo gravitazionale intenso della stella, dopo che è collassata, l'abbia attratto verso un'orbita più interna.

"Adesso sappiamo che i pianeti possono sopravvivere senza essere distrutti dalla gravità di una nana bianca. Adesso possiamo iniziare a cercare altri pianeti più piccoli."