Un pianeta può orbitare al contrario rispetto agli altri del proprio sistema stellare?

Un pianeta può orbitare al contrario rispetto agli altri del proprio sistema stellare?
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Nel nostro Sistema Solare, e nei molti altri che popolano la nostra galassia, ci sono pianeti variegati e con caratteristiche uniche, ma qualcosa che li accomuna tutti (o quasi): il senso di rivoluzione. Esistono pianeti che vanno in senso opposto? Se sì, perché son così rari?

Con senso di rivoluzione si intende il moto dei pianeti mentre girano intorno alla propria stella, eseguendo un giro completo in quello che viene chiamato "anno": sulla Terra equivale a 365.25 giorni terrestri, su Marte sono 687.19, su Giove sono circa 4383 (cioè un anno gioviano dura 12 anni terrestri!).

La direzione del movimento viene impressa nel momento degli albori del sistema stellare, ovvero quando le nubi di gas e polveri che hanno costituito le stelle e i pianeti hanno iniziato a ruotare e ad addensarsi. Va precisato che anche il senso di rotazione è "relativo", in quanto siamo noi essere umani - mediante una convenzione - ad aver stabilito che i pianeti vadano giudicati con il polo nord rivolto "sopra" il piano dell'orbita. Solo con questa condizione è possibile stabilire se il senso sia "orario" o "antiorario" (se invertissimo il punto di vista, anche la rotazione sembrerebbe invertita).

I pianeti del nostro Sistema Solare orbitano tutti in direzione antioraria, ovvero nello stesso senso in cui ruota il Sole sul proprio asse e pertanto vengono classificati come pianeti "progradi". Ma potrebbero esistere corpi celesti che in un sistema vagano in senso opposto? Sebbene le prove di pianeti che orbitano in senso retrogrado non siano tantissime, in realtà è un fenomeno possibile, che ci mostra come tutto - nell'Universo- sia possibile.

Il primo pianeta retrogrado scoperto è stato WASP-17 b, appartenente al sistema stellare WASP-17. Questo pianeta vaga in senso contrario rispetto alla rotazione della sua stella madre, ma non è chiaro come ciò sia possibile, e gli scienziati hanno avanzato due ipotesi principali: o WASP-17 b ha subìto un urto potentissimo, tanto da fargli cambiare direzione, oppure si tratta di un oggetto celeste non formatosi dalla nube progenitrice della stella e che è stato successivamente catturato dall'interazione gravitazionale.

La prima ipotesi è quella meno plausibile, in quanto un urto così forte avrebbe dovuto distruggere completamente il pianeta, ma i dati non sono così approfonditi da permetterci di escluderla. Anche nel nostro Sistema Solare abbiamo prove di "rivoluzioni retrograde", soprattutto tra le lune dei giganti gassosi: Giove possiede circa 48 satelliti retrogradi, mentre Saturno 18.

Questi satelliti - facenti parte della macro categoria dei "satelliti irregolari" - probabilmente sono stati prelevati dalla vicina Fascia di Kuiper e, nel corso di miliardi di anni, hanno subìto l'influenza gravitazionale dei giganti gassosi fino a stabilirsi in orbite al contrario.

Il discorso del senso retrogrado è invece molto più comune e meno "sorprendente" se parliamo dei moti di rotazione dei pianeti, ovvero della rotazione sul proprio asse (esempi palesi sono Venere e Urano), ma di questo ne parleremo in un prossimo appuntamento.