Alcuni pianeti riescono a sopravvivere perfino alla morte delle loro stelle

Alcuni pianeti riescono a sopravvivere perfino alla morte delle loro stelle
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La morte è inevitabile, ed arriva per tutti i corpi celesti del cosmo (anche per l'universo stesso), comprese le stelle. Alla morte di una stella, quest'ultima tende ad inghiottire e bruciare tutto il suo sistema solare, anche se a volte, alcuni pianeti sopravvivono.

Una squadra di astronomi degli Stati Uniti e dell'Europa ha determinato quali sono i pianeti che hanno più probabilità di sopravvivere alla morte delle stelle nane bianche. Questa scoperta è poi stata pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Secondo lo studio, gli esopianeti più piccoli, densi e distanti hanno le migliori probabilità di sopravvivenza. Questa nuova osservazione potrebbe aiutare gli astronomi a individuare ancora più esopianeti.

Attraverso una simulazione gli scienziati hanno osservato questi eventi distruttivi, ed hanno trovato le due costanti della sopravvivenza di questi corpi celesti: dimensione e densità. Paradossalmente, i pianeti più grandi dei sistemi solari simulati sono stati immediatamente cancellati dal collasso delle loro stelle.

A sopravvivere sono stati gli esopianeti più piccoli, purché orbitassero almeno un terzo più lontano dalle loro stelle, come Mercurio con il Sole. "Il nostro studio spinge gli astronomi a cercare pianeti rocciosi vicini a, ma anche appena fuori, dal raggio di distruzione della nana bianca", ha detto il fisico Dimitri Veras, della University of Warwick, in un comunicato stampa pubblicato dall'università.

Finora infatti le osservazioni si sono concentrate sulla regione interiore del sistema solare, ma questo studio ha dimostrato che i pianeti rocciosi possono sopravvivere a questi eventi. La nana bianca inoltre, sembra spingere leggermente i pianeti verso l'esterno.