Piantati, per 20 anni, 70 milioni di semi di una pianta marina, ecco cos'è stato scoperto

Piantati, per 20 anni, 70 milioni di semi di una pianta marina, ecco cos'è stato scoperto
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Dopo 20 anni di studio, ricercatori e volontari hanno diffuso più di 70 milioni di semi di Zostera marina, un genere di piante acquatiche, per oltre 200 ettari. Il loro studio - che ha osservato un ecosistema dalla nascita alla piena fioritura - è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Advances.

Il monitoraggio a lungo termine di questi luoghi rivela un ecosistema straordinariamente resistente che sta intrappolando carbonio e azoto che altrimenti contribuirebbero al riscaldamento globale e all'inquinamento. Il progetto, guidato dal Virginia Institute of Marine Science e The Nature Conservancy, è cresciuto fino a coprire 3.612 ettari.

Entro i primi 10 anni di ripristino, gli esperti hanno assistito a un rapido rimbalzo dell'ecosistema in quasi tutti gli indicatori di salute dell'ecosistema: copertura di queste piante, qualità dell'acqua, stoccaggio di carbonio e azoto e biomassa di invertebrati e pesci. Questi prati marini stanno ora sequestrando in media circa 3.000 tonnellate di carbonio all'anno e più di 600 tonnellate di azoto, secondo i ricercatori.

Stiamo parlando di uno degli ecosistemi più preziosi e più minacciati al mondo, importanti a livello globale come serbatoi di ciò che è noto come carbonio blu (il carbonio immagazzinato negli ecosistemi costieri e marini). Nonostante la loro importanza, le Zostera sono diminuite a livello globale di circa il 30% dal 1879, secondo uno studio del 14 agosto su Frontiers in Marine Science. La causa? Principalmente il riscaldamento dell'oceano, con le sue ondate di calore improvvise.

"Lo studio aiuta a colmare alcune grandi lacune nella nostra comprensione di come il carbonio blu possa contribuire al ripristino del clima", afferma uno degli autori dello studio. "È il primo a dare un numero alla quantità di carbonio ripristinata da questi prati".