E se anche le piante avessero una forma di intelligenza e di coscienza?
Quando osserviamo una pianta, un seme, un frutto oppure un albero difficilmente possiamo credere che questi organismi, spesso maestosi e colorati, possano avere un cervello o, cosa ancora più importante, una coscienza.
Siamo sempre abituati a credere che solo gli animali possano avere una qualche forma di intelligenza, per quanto dissimile dalla nostra, che permette loro di cacciare e sopravvivere o semplicemente rispondere ad una minaccia.
D’altro canto sappiamo benissimo che l’intelligenza o la coscienza sono legate al sistema nervoso che, nella sua forma più semplice, può essere strutturato come semplici cellule neuronali fino a formazioni anatomiche più complesse con veri e propri organi ben definiti che raccolgono le informazioni, le elaborano, trasmettendo poi le risposte alle strutture bersaglio.
Nelle piante queste strutture non esistono. Non esistono semplici cellule nervose come non esiste un sistema nervoso centrale controllato da un organo. Ma se l’intelligenza si fosse sviluppata in maniera diversa nelle piante?
Del resto anche le piante rispondono alle sollecitazioni dell’ambiente in cui vivono. Dovranno quindi avere dei sistemi per coordinare tutte le parti di cui sono composte (radici, fusto e foglie).
Addirittura esse sono, molto spesso, in stretto contatto ed in rapporto mutualistico e “parlano” con alcuni funghi, formando una simbiosi.
E’ noto da tempo che anche le cellule delle piante emettono segnali elettrici simili a quelli emessi dalle cellule nervose. E possibile che queste cellule, benché non specializzate come quelle nervose, inviino e ricevano segnali dalla pianta?
D’altronde le piante hanno delle “autostrade” che mettono in comunicazione la radice con il fusto e le foglie, quindi i segnali elettrici possono usare queste vie di comunicazione per raggiungere la loro destinazione.
Inoltre, se davvero le piante possedessero una coscienza, sapremmo riconoscerla? Non è affatto una domanda scontata. Spesso difficilmente riusciamo a capire le azioni di un nostro simile, figuriamoci quelle di una pianta!
Stesso dicasi per il mondo animale. Se, per esempio, i nostri amici animali potessero parlare con noi, difficilmente riusciremmo a comprenderne i pensieri perché appartenenti a specie diverse con “priorità” e “modi di pensare” differenti.
Il punto è stabilire, forse, se l’intelligenza e la coscienza si formino solamente tramite un sistema nervoso, più o meno complesso a seconda della specie, o se fosse possibile creare una coscienza solamente per mezzo di intricate reti di segnale proprio come fanno le piante.
Ma forse la coscienza è la consapevolezza del mondo esterno (Lynn Margulis). In questo caso, il concetto di coscienza potrebbe includere anche le piante, ma forse siamo troppo diversi per accorgercene.
FONTE: Phys.Org
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Unisciti all'orda: la chat telegramper parlare di videogiochi
Altri contenuti per Biologia
- Surreale ma vero, dai funghi è possibile estrarre dell'oro vero
- Il segreto contro le mutazioni è stato svelato grazie ad un fossile vivente
- Per osservare il batterio più grande del mondo non serve un microscopio, ma solo gli occhi
- La puntura di un ornitorinco sembra essere più dolorosa di un parto
- Questo fungo sembra un Verme della Sabbia di Dune non solo per l'aspetto
Biologia
- Caratteristiche tecniche
- ,
Contenuti più Letti
- Apple lancia un aggiornamento totalmente inaspettato: iOS 17.4.1 versione 2 disponibile
- Devo cambiare decoder per vedere il nuovo digitale terrestre?
- Amazon ESAGERA sullo smartphone Blackview Shark8: ecco il coupon sconto 50%
- MediaWorld sconta di 1400 euro un PC gaming MSI TOP con GPU RTX 4080
- Il re è morto: GPT4 è stato superato da Claude 3: volete sapere come?
- 3 commentiQuesta illusione ottica nasconde un'animale e pochi riescono a trovarlo
- Governo senza scrupoli? Costruita un'autostrada intorno ad una casa
- 1 commentiScoperti insetti giganti 'mangiatori di dita' che infestano queste acque
- 2 commentiC'è una brutta notizia sui taglieri che hai bisogno di sapere
- Addio a Daniel Kahneman, morto "lo psicologo più influente al mondo"