
Queste piccole scimmie, come gli esseri umani, potrebbero essersi auto-addomesticate

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista in Current Biology, si afferma che le scimmie, come gli esseri umani, potrebbero essersi "auto-addomesticate", alterando in questo modo il corso della propria evoluzione e fisiologia attraverso il modo in cui si comportano tra loro.
Questo fenomeno, chiamato sindrome da addomesticamento, è stato notato sin dai tempi di Charles Darwin e si pensa che sia alla base di tutti i tipi di tratti e caratteristiche fisiche. L'addomesticamento negli animali, infatti, promuove alcune caratteristiche fisiche che non si osservano nelle loro controparti selvatiche.
L'auto-addomesticazione degli esseri umani, ad esempio, avvenne promuovendo - invece che gli aspetti più selvaggi e animaleschi del nostro antico comportamento - la tolleranza e la condotta sociale, che a loro volta avrebbero potuto portare allo sviluppo della civiltà umana come la conosciamo bene quest'oggi. Negli esperimenti con degli uistitì dai pennacchi bianchi (Callithrix jacchus), i ricercatori hanno scoperto quelli che sostengono essere i primi dati che mostrano un tratto di addomesticamento.
Le uistitì, infatti, mostrano un alto grado di tolleranza sociale e comunicano tra loro a turno vocalizzando. In una ricerca precedente gli stessi autori dell'attuale studio hanno dimostrato che le scimmie infantili imparano queste vocalizzazioni in modo simile ai bambini che imparano a parlare, tramite il rinforzo sociale dei loro genitori.
Uno dei segni noti dell'addomesticamento negli uistitì, inoltre, è un tratto di depigmentazione: una macchia bianca di pelliccia sulla fronte degli animali. I ricercatori hanno voluto indagare se ci fosse un legame tra gli scambi vocali e questa particolare caratteristica morfologica che, se venisse riscontrata, potrebbe essere la prova di una forma di auto-addomesticamento.
I ricercatori hanno scoperto che la quantità di addestramento vocale ricevuto dagli animali è legato alle dimensioni della macchia bianca di pelo sulla loro testa. In sostanza, più "supporto vocale" ricevono i neonati di queste piccole scimmie, più grande è la loro macchia bianca sulla loro testa. I ricercatori suggeriscono che questo fenomeno sia dovuto alle cellule della cresta neurale, una forma di cellula staminale che migra in tutto il corpo durante lo sviluppo iniziale.
"Il potenziale coinvolgimento delle cellule della cresta neurale fornisce un meccanismo mediante il quale l'esperienza comportamentale può essere collegata all'emergere di fenotipi morfologici associati all'addomesticamento", scrivono i ricercatori .
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