Piogge "vulcaniche" durate 2 milioni di anni rivelano l'esplosione evolutiva dei dinosauri

Piogge 'vulcaniche' durate 2 milioni di anni rivelano l'esplosione evolutiva dei dinosauri
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I dinosauri hanno dominato la terra per 165 milioni di anni. Erano animali dalla vasta eterogeneità, che più di tutti hanno spinto sulle proporzioni corporee. Alcuni esponenti sono gli esseri più grandi mai vissuti sulla Terra. Ma qual è l’origine del loro incredibile sviluppo? Un team di ricerca potrebbe aver trovato la risposta.

Le prime specie di dinosauri, alla loro comparsa, non possedevano le incredibili dimensioni a cui siamo abituati. Si trattava di specie piccole e ai margini degli ecosistemi. Ciò fino a quando, in un periodo compreso tra 234 e 232 milioni di anni fa, si verificò un’intensa attività vulcanica, che sconvolse la terra da un punto di vista geologico e climatico.

Da questo momento, lasciandosi alle spalle l’aridità tipica del Triassico, la terra sperimentò un periodo alluvionale noto come Episodio Pluviale Carnico, durato ben 2 milioni di anni e costituito da almeno quattro impulsi vulcanici a livello globale.

Secondo il team di ricerca dell'Università di Birmingham in Inghilterra, guidato dal paleobotanico Jason Hilton, fu proprio in concomitanza degli stravolgimenti climatici di questo periodo che i dinosauri conobbero un’esplosione evolutiva e di sviluppo senza precedenti, che gli permise di essere i padroni incontrastati della terra per oltre 165 milioni di anni. La concatenazione di questi fenomeni ha portato, nel corso di milioni di anni, allo sviluppo di specie gigantesche come il più grande carnivoro mai vissuto lo Spinosauro.

Gli studiosi, analizzando i sedimenti del bacino lacustre di Jiyuan, in Cina, potrebbero aver trovato il "pezzo mancante" per avvallare questa teoria.

Le rocce studiate dal gruppo, risalenti ad un periodo tra 234 e 232 milioni di anni fa, mostrano i segni dell’Episodio Pluviale Carnico, che consistono in tracce di mercurio. Secondo Hilton "Il mercurio è entrato nel lago da un mix di inquinamento atmosferico, cenere vulcanica e anche dal terreno circostante che aveva livelli elevati di mercurio dal vulcanismo".

Altre indicazioni sulla correlazione tra i fenomeni vulcanici e l’immane evento pluviale, sono stati i ritrovamenti di diverse tipologie di carbonio, indici del rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera, e la presenza di microfossili e pollini molto variegati ed eterogenei, che indicherebbero un’alternanza di specie adattate a diversi tipi di clima, prima più secchi e, poi, via via più caldo-umidi.

Dall’analisi dei reperti, gli scienziati hanno effettuato una ricostruzione sul fenomeno in esame. Le eruzioni vulcaniche, secondo il coautore dello studio Jacopo Dal Corso, avrebbero immesso grandi quantitativi di CO2 nell’atmosfera, provocando un repentino aumento delle temperature e catalizzando, di fatto, il ciclo idrologico. Ciò ha aumentato le precipitazioni con relativo ingrandimento di laghi e corsi d’acqua e lo sviluppo di vegetazione e fauna adattate al clima umido. A giovarne sono stati proprio i dinosauri, sperimentando una notevole esplosione evolutiva.

Fu proprio grazie a questa esplosione evolutiva che i dinosauri cominciarono ad occupare un ruolo di dominanza nelle nicchie ecologiche, diventando poco a poco i padroni del pianeta Terra.

E sapevate qual è il dinosauro più grande di tutti?