La Piramide della Luna degli Aztechi fornì la base per il design urbano della città

La Piramide della Luna degli Aztechi fornì la base per il design urbano della città
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La seconda struttura più grande della zona archeologica di Teotihuacan, la Piramide della Luna, potrebbe essere stata la base per il progetto urbano dell'antica città mesoamericana. A sostenere ciò è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Journal of Archaeological Science.

Il motivo dello studio è da ricollegare all'esistenza di una grotta naturale a 15 metri sotto la Piramide della Luna. Il documento sostiene che l'Edificio 1 (risalente al 100 a.C. circa e al 50 d.C.), che rappresenta la prima fase di diverse fasi di costruzione della Piramide, è il monumento Teotihuacan più antico conosciuto fino ad oggi, costruito prima del piano urbano.

L'edificio in questione "aveva dimensioni modeste ed era legato al mito della montagna sacra. Le prime tre fasi di costruzione furono realizzate verso la parte anteriore della struttura e sotto la piattaforma annessa; Successivamente, la piramide fu espansa per coprire la suddetta grotta, quindi un'altra domanda è se la posizione di questa cavità influenzò le successive espansioni della Piramide della Luna".

Dopo complessi scansioni non invasive dell'area, i risultati complessivi hanno mostrato un corpo che potrebbe essere associato a una grotta o a un sistema di grotte, di probabile origine naturale al di sotto della piramide. Il condotto, largo 20 metri e profondo circa 15 m, si trova verso il centro dell'attuale Piramide della Luna e si affaccia sulla montagna Cerro Gordo. La cavità sembra essere più centrata verso le fasi di costruzione - che vanno dalla quarta alla settima - della piramide, con estensioni architettoniche realizzate tra il 150 e il 450 d.C.

Potrebbero esserci due possibili gallerie d'ingresso sui lati nord e est della struttura. Due esperte, la dott.ssa Denisse L. Argote Espino e la dott.ssa Verónica Ortega Cabrera, suggeriscono che questa cavità non sia stata scavata dagli abitanti pre-ispanici, offrendo una nuova prospettiva sull'origine della pianificazione della metropoli, che arrivò al suo massimo splendore verso il 300-650 d.C., nel periodo classico.