In pitture rupestri preistoriche del Sud Africa ci sono degli unicorni, ma è un malinteso

In pitture rupestri preistoriche del Sud Africa ci sono degli unicorni, ma è un malinteso
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Delle pitture rupestri preistoriche in Sud Africa sembrano raffigurare degli unicorni e i ricercatori non hanno ancora capito quale creatura sia raffigurati in questi schizzi sulla roccia. In un nuovo studio, l'autore David Witelson spiega che le ricerche per rintracciare gli unicorni erano "comuni" in Sud Africa durante l'era coloniale.

In particolare, la storia dietro la caccia all'equino ricevette una spinta nel 1797 quando John Barrow, revisore generale dei conti pubblici al Capo di Buona Speranza, pubblicò uno schizzo di un unicorno che sosteneva di aver copiato da una pittura rupestre lungo le rive del Fiume Tarca. Molto probabilmente, l'immagine non era nient'altro che un rinoceronte dipinto di profilo.

Nel frattempo, però, recentemente i ricercatori hanno notato che il disegno di Barrow aveva un'estetica occidentale ed estranea alle opere d'arte indigene. In altre parole, la pittura rupestre originale probabilmente non assomigliava per niente alla copia di Barrow, ammesso che esistesse davvero. Nonostante ciò, i rapporti locali hanno continuato a descrivere creature simili a unicorni nel corso del tempo.

Gli addetti ai lavori credono che gli animali con un solo corno che appaiono in una pittura rupestre in The Free State, non sono nient'altro che i mitici "animali della pioggia" della tradizione San, che si dice siano striati e posseggano un corno solitario e sono - appunto - una manifestazione dei temporali. Quindi, poiché queste creature mitologiche somigliavano agli unicorni delle fiabe europee, c'è stato semplicemente un grosso malinteso.