Pochissime nazioni dell'Accordo di Parigi stanno facendo davvero qualcosa per le emissioni

Pochissime nazioni dell'Accordo di Parigi stanno facendo davvero qualcosa per le emissioni
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Vi abbiamo a lungo parlato del tanto chiacchierato Accordo di Parigi ed eravamo tanto felici del ritorno degli Stati Uniti. Tuttavia non è ancora tempo per festeggiare e anzi... molti governi mondiali non sembrano far nulla per ridurre le loro emissioni di anidride carbonica.

Secondo quanto mostrato dal Climate Action Tracker (CAT), gruppo indipendente che si occupa di analisi scientifiche, su 37 paesi valutati solo il Gambia ha intrapreso azioni per il clima coerenti con gli obiettivi dell'accordo di Parigi. L'Accordo è stato firmato da molti paesi (compresa l'Unione Europea) nel 2015.

Gli obiettivi parlano chiaro: si deve mantenere l'aumento medio delle temperature globali al di sotto di 1,5 °C. Gambia a parte, soltanto altri sette paesi hanno intrapreso un'azione climatica quasi sufficiente per raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi: Costa Rica, Etiopia, Kenya, Marocco, Nepal, Nigeria e Regno Unito.

Il Regno Unito - secondo gli analisti - è in linea con gli accordi stipulati, ma non per quanto riguarda le politiche e il sostegno internazionale. "A maggio [...] sembrava esserci un buon impulso con i nuovi impegni di azione per il clima, ma i governi avevano chiuso il divario di emissioni solo fino al 14%", ha dichiarato Niklas Höhne del NewClimate Institute, organizzazione partner del CAT.

"Da allora, c'è stato poco o nessun miglioramento: nulla si muove. I governi hanno ora colmato il divario fino al 15%, un miglioramento minimo da maggio", continua l'esperto. A preoccupare, invece, sono i seguenti paesi: Australia, Brasile (il governo di Bolsonaro non aiuta per nulla), Indonesia, Messico, Nuova Zelanda, Russia, Singapore, Svizzera e Vietnam, che "hanno presentato obiettivi per il 2030 uguali o addirittura meno ambiziosi di quelli proposti nel 2015".