Anche i polpi sognano? È stato studiato il sonno di queste intelligenti creature

Anche i polpi sognano? È stato studiato il sonno di queste intelligenti creature
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È stato studiato il sonno dei polpi e gli scienziati hanno osservato come questi animali cambino colore mentre riposano, oltre al fatto che il loro sonno abbia uno stato molto simile alla fase REM.

Lo studio, pubblicato sulla rivista iScience da parte degli scienziati della Federal University of Rio Grande, in Brasile, vede come protagonisti 4 esemplari selvatici di Octopus insulari. Per l’occasione gli scienziati hanno catturato questi individui ponendoli all’interno di contenitori adatti a studiarli e registrarli. Le registrazioni, per documentare come questi animali dormono, sono iniziate 10 giorni dopo la loro cattura per permettere ai polpi di adattarsi, familiarizzare con il nuovo ambiente e stare tranquilli. Ciò che è emerso dalle registrazioni è che questi, durante il loro sonno, passano attraverso due distinti stati: uno silenzioso, l’altro attivo.

Nello stato di quiete o silenzioso i polpi cambiano colore divenendo bianchissimi e rimangono immobili. Durante lo stato attivo, al contrario, iniziano a cambiare colore in maniera molto rapida ed iniziano a muoversi con movimenti rapidi e veloci. Persino gli occhi, durante lo stato attivo, iniziano a muoversi. Questi stati sono molto simili a quelli REM (Rapid Eye Movement) e Non-REM. Proprio per questo motivo si pensa che anche i polpi, esattamente come noi, possano sognare durante il loro stato attivo visto che è molto simile allo stato REM. Ovviamente, se questi animali sognano o meno, ci dicono gli scienziati, è impossibile dirlo con certezza e sicuramente, se ciò fosse vero, è difficile che possano fare sogni complessi. Questa fase attiva, infatti, dura pochi minuti, e gli eventuali sogni possono essere al massimo sprazzi di immagini veloci e di breve durata.

La durata del ciclo di queste due fasi è di 30-40 minuti. Per verificare che entrambi gli stati rappresentano una fase del sonno gli esperti hanno cronometrato il tempo di reazione agli stimoli. Mentre queste creature dormivano venivano stimolate in qualche modo e il tempo in cui si riprendevano e rispondevano allo stimolo era più lungo durante le due fasi, ma erano indubbiamente molto più reattivi a rispondere allo stimolo quando si sapeva, per certo, che fossero svegli. Attraverso questo semplice esperimento si è capito, quindi, che durante i cicli gli animali effettivamente dormono e ci piace pensare che, effettivamente, anche loro sognino.