Dalla polvere da sparo allo sbiancamento dei denti: ecco gli usi storici dell'urina

Dalla polvere da sparo allo sbiancamento dei denti: ecco gli usi storici dell'urina
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Forse non ci crederete, ma il passato l'urina veniva utilizzata per molti scopi. Non è difficile da immaginare, visto che ancora oggi molti credono che la pipì sia efficace nel trattamento contro le punture della medusa... ovviamente si tratta di una convinzione sbagliata. Ecco, quindi, come veniva utilizzata l'urina in passato.

La pipì umana contiene urea, un composto organico ricco di azoto che alla fine si scompone in ammoniaca. Per questo motivo veniva utilizzata nell'antica Roma come un metodo per pulire i vestiti dalle macchie, dopo essere consegnato a un addetto ai lavori chiamato "Fullo". Si trattava di un'attività commerciale molto redditizia, tanto che l'imperatore Vespasiano impose una tassa sull'urina umana.

La pipì è stata anche utilizzata per la polvere da sparo. Per la creazione di quest'ultima, infatti, si doveva utilizzare del nitrato di potassio (chiamato anche salnitro). Il metodo tradizionale di produzione del salnitro prevedeva la creazione di un piano argilloso riempito con materia organica (come della paglia) ed escrementi animali. Successivamente questo mix doveva essere bagnato con urina e mescolata.

Tornando nell'antica Roma, invece, sappiate che l'urina veniva utilizzata anche per sbiancare i denti. Non si tratta di un'idea del tutto folle: l'ammoniaca nelle urine può effettivamente rendere più bianchi i denti.

Fortunatamente oggi questo metodo non serve. Ringraziate gli spazzolini da denti.