Polveriera Twitter: arrivano le prime cause legali dopo i licenziamenti di massa

Polveriera Twitter: arrivano le prime cause legali dopo i licenziamenti di massa
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I licenziamenti di massa decisi da Twitter hanno reso il social network una vera e propria polveriera. Secondo quanto affermato da Bloomberg, i dipendenti hanno intentato un’azione legale contro la società presso il tribunale federale di San Francisco.

Nella documentazione si legge che le azioni intraprese da Twitter per tagliare il personale sono in contrasto con il Worker Adjustment and Retraining Notification (WARN) Act statunitense, il quale prevede che le aziende con 100 o più dipendenti notifichino i licenziamenti di massa con 60 giorni di anticipo. Cosa che evidentemente non è avvenuta in questo caso dal momento che la comunicazione da parte della dirigenza è arrivata nella serata di ieri tramite mail.

I querelanti hanno chiesto al tribunale un’ingiunzione per spingere Twitter a rispettare il WARN Act. L’avvocato che li rappresenta, Shannon Liss-Riordan ha affermato di aver presentato la denuncia “nel tentativo di assicurarsi che i dipendenti siano consapevoli che non dovrebbero rinunciare ai loro diritti e che hanno una strada per perseguirli”. Dalla Twitter però non sono arrivati commenti.

Twitter, nei messaggi di posta elettronica osserva che i licenziamenti sono necessari “per garantire la futura sostenibilità dell’azienda”. Oggi 4 Novembre 2022 gli uffici resteranno chiusi.

Nel frattempo però la nuova direzione intrapresa da Musk non sembra convincere nemmeno gli utenti: alcuni dati mostrano che Twitter ha perso un milione di utenti dopo l'acquisizione da parte di Musk.