La popolazione della Cina inizierà a ridursi molto presto

La popolazione della Cina inizierà a ridursi molto presto
INFORMAZIONI SCHEDA
di

Da decenni si sta avvertendo un calo demografico in praticamente tutte le parti del mondo civilizzato, tant'è che perfino Elon Musk è preoccupato sulla mancanza di persone per la colonizzazione di Marte. Nuove statistiche, infatti, suggeriscono che la popolazione totale della Cina sia sulla buona strada per iniziare a ridursi molto presto.

Martedì di questa settimana, l'Ufficio nazionale di statistica della Cina ha rilasciato l'ultimo aggiornamento sulla popolazione del paese, mostrando che la popolazione nazionale era di 1,4126 miliardi alla fine del 2021. Si tratta di un tasso di crescita annuale dello 0,034%, il più basso dall'inizio degli anni '60 - proprio per questo la Cina ha consentito di far fare tre figli ai suoi abitanti.

A subire un calo è stato anche il tasso di natalità, che è sceso a 7,52 nascite ogni 1.000 persone, il più basso dal 1949, quando l'ufficio ha iniziato a raccogliere i dati. Secondo il National Bureau of Statistics, le ragioni sono principalmente due: il numero di donne in età fertile è diminuito di circa 5 milioni l'anno scorso, mentre le persone si sposano e hanno figli più tardi nella vita rispetto a prima.

"La sfida demografica è ben nota, ma la velocità dell'invecchiamento della popolazione è chiaramente più rapida del previsto", ha affermato Zhiwei Zhang, capo economista di Pinpoint Asset Management. "Ciò suggerisce che la popolazione totale della Cina abbia raggiunto il suo picco nel 2021 e che la crescita potenziale della Cina rallenterà più velocemente del previsto".

Sono tanti gli studi che hanno previsto che la popolazione globale diminuirà entro il prossimo secolo. Si prevede che la popolazione mondiale crescerà nei prossimi decenni e raggiungerà il picco nel 2064, quando arriverà a circa 9,7 miliardi di persone, prima di scendere a 8,8 miliardi entro il 2100. Sono 23 i paesi che potrebbero vedere la loro popolazione ridursi di oltre il 50%, inclusi Giappone, Thailandia, Italia, Spagna, Portogallo e Corea del Sud.