Port Royal: origini e "morte" della città protagonista delle storie di pirati e corsari
INFORMAZIONI SCHEDA
Tutti i fan dei pirati e delle loro (dis)avventure conosceranno sicuramente Port Royal, base operativa di bucanieri, corsari e filibustieri. La storia di questa città della Giamaica, originariamente chiamata Cagway, è interessante allo stesso modo dei pirati che hanno fatto di questo luogo il loro simbolo.
La regione intorno a Port Royal fu occupata per la prima volta dai Taino, un popolo indigeno dei Caraibi. Tuttavia, la loro pace fu disturbata dall'arrivo degli europei nel nuovo continente. Esattamente quando gli spagnoli sbarcarono in Giamaica nel 1494, con l'obiettivo di utilizzarla come base di approvvigionamento sia per la Nuova Andalusia che per la Nicuesa e sfruttare, come di consueto, le risorse naturali.
In questo luogo gli spagnoli iniziarono a coltivare la terra e fondarono una colonia per la lavorazione della canna da zucchero. Tutto questo fino all'invasione degli inglesi nel 1655, durante la guerra anglo-spagnola, quando l'intera isola fu formalmente ceduta dalla Spagna nel Trattato di Madrid del 1670. Gli inglesi iniziarono a sviluppare una nuova città portuale chiamata Port Royal e costruirono una serie di forti per difendere la città.
Per fornire ulteriore sicurezza alla città il governatore Edward D'Oley invitò i Brethren of the Coast, una libera coalizione di pirati e corsari, a fare della città il loro porto di partenza delle operazioni. Nel 1660, Port Royal guadagnò la reputazione di "Sodoma del Nuovo Mondo" per la presenza di importanti corsari come Christopher Myngs e Henry Morgan, ma anche bucanieri dal calibro di Roche Brasiliano, John Davis ed Edward Mansvelt.
La situazione cambiò nel 1687, quando la Giamaica approvò le leggi antipirateria e Port Royal divenne uno dei principali siti di esecuzione di capitani pirata dal calibro di Charles Vane, John Rackham e Mary Read. La città continuò a prosperare e Port Royal crebbe fino a raggiungere una popolazione di circa 6.500 abitanti. Il 7 giugno 1692, tuttavia, la Giamaica venne colpita da un forte terremoto che distrusse interamente Port Royal, con gli edifici che sprofondarono in un fango simile a sabbie mobili. Come se non bastasse, la città venne anche colpita da uno tsunami.
Oggi la città è sommersa da 8 metri di acqua ed è considerata il più importante sito archeologico sottomarino nell'emisfero occidentale.
FONTE: heritagedaily
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